Si irrigidisce il clima politico attorno alla Commissione Trasparenza del Comune di Latina, dove la maggioranza denuncia una situazione “ormai insostenibile” e punta il dito contro la presidente Simona Ciolfi, accusata di convocazioni improvvisate, metodo di lavoro disordinato e conduzione tutt’altro che imparziale.
Il casus belli politico è legato all’ultima seduta convocata senza il documento principale in discussione: il parere legale richiesto dall’Azienda Speciale ABC sulle recenti modifiche al contratto di servizio. Un testo non a disposizione nonostante fosse il fulcro dell’ordine del giorno. Alla richiesta di rinviare la seduta, la presidente Ciolfi avrebbe opposto un muro, rifiutandosi – a dire della maggioranza – di porre la proposta ai voti. Una scelta interpretata dalle forze politiche che sostengono il governo cittadino, come una forzatura procedurale che ha alimentato tensioni e proteste.
Anche a seguito di discussioni lunghe e non nel merito dell’ordine del giorno, la maggioranza con una nota ha denunciato una gestione che, più che favorire trasparenza e controllo, starebbe producendo immobilismo, confusione e una delegittimazione degli organi di governo.