Sequestrata in Romania e costretta a prostituirsi a Latina: l’incubo di una minore

Aveva risposto ad un annuncio di lavoro come cameriera sui social, narcotizzata si è ritrovata in Italia e vittima della tratta sessuale

Una telefonata al consolato della Romania accende una fase investigativa che porta ad operare gli agenti della Polizia di Stato di Latina insieme a quelli del servizio di cooperazione internazionale. La scoperta è scioccante: una giovanissima ragazza romena è stata adescata sui social con la promessa di un lavoro come cameriera, poi drogata è stata portata in Italia, dove sarebbe stata privata di telefono e documenti e costretta a prostituirsi, oltre che a essere protagonista di foto a sfondo pornografico da utilizzare su siti web di incontri. La storia, che parla della tratta sessuale delle donne, ha dell’incredibile, e invece è una notizia dei giorni nostri. Gli agenti della Polizia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Latina sono intervenuti nella zona dello scalo ferroviario della città capoluogo a seguito dell’interessamento del consolato della Romania a cui, la giovane era riuscita a fare ricorso telefonicamente dopo essere scappata dai suoi aguzzini.

Una volta sul posto, gli uomini della polizia hanno preso in custodia la minore che li ha condotti nel luogo in cui veniva reclusa e tenuta sotto stretto controllo da parte di chi l’aveva adescata in Romania. La sua colpa, se così si può dire, quella di aver risposto a un annuncio di lavoro sui social per fare la cameriera in un’altra città. Accompagnata da queste due persone, durante il viaggio, pare sia stata fatale una sigaretta al cui interno c’era della droga, in quanto la ragazza sarebbe caduta in uno stato di quasi incoscienza per poter superare il confine. Una volta in Italia, l’uomo e la donna che l’avevano ridotta in schiavitù, hanno fatto in modo che la giovane non riuscisse a contattare nessuno, privandola di telefono e documenti.

Un incubo vero e proprio finito solo grazie alla tenacia della minore che è riuscita a scappare e trovare il modo di chiedere aiuto rivolgendosi al suo consolato. La raccolta delle testimonianze della giovane a cui è stata data immediata assistenza, ha permesso di individuare i due presunti aguzzini, anche loro di nazionalità romena. Scattate accuse molto pesanti: sequestro di persona, riduzione in schiavitù, tratta di persone, induzione e favoreggiamento alla prostituzione, stato di incapacità procurato mediate violenza e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.

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Simone Nardone
Simone Nardone
Classe 1987 è giornalista pubblicista. Ha collaborato con vari giornali cartacei, testate on line, radio e TV locali. Vanta anche una costante formazione in ambito del digital marketing e più in generale della comunicazione. È laureato in Scienze Politiche presso l'ateneo di Roma Tre. Ha pubblicato alcuni libri tra cui anche saggi e romanzi.

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