Dissesto idrogeologico a Formia, approvati progetti per 5 milioni di euro

Il sindaco: "Il nostro territorio è esposto a rischi idrogeologici, che negli ultimi anni si sono intensificati per il cambiamento climatico"

La tutela del territorio per l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Gianluca Taddeo, resta una priorità, tanto che le zone a rischio idrogeologico vengono continuamente attenzionate. Oltre agli interventi di somma urgenza, l’Amministrazione si è posta l’obiettivo di attuare soluzioni strutturali e durature nel tempo. Non più solo interventi tampone, ma opere programmate e definitive per affrontare alla radice il rischio idrogeologico, che, purtroppo, con il cambiamento climatico in atto, diventa sempre più imprevedibile e devastante. E’ con questa finalità che la Giunta ha approvato un documento di indirizzo alla progettazione della messa in sicurezza del fossato Rialto, per un importo di 4 milioni di euro, e della messa in sicurezza dal rischio idrogeologico di Via Redentore, per un importo di un milione di euro. L’atto della Giunta dà il via libera alla richiesta di partecipazione ad un apposito bando emesso dal Ministero dell’Interno -Direzione Centrale per la Finanza Locale, con l’obiettivo di ottenere un finanziamento totale di 5 milioni di euro.

“Il nostro territorio, purtroppo, è esposto a rischi idrogeologici, che negli ultimi anni si sono intensificati per il cambiamento climatico, ma anche per la mancata manutenzione negli anni passati di alcune aree critiche – ha specificato il Sindaco Gianluca Taddeo -. Noi siamo consapevoli che non possiamo intervenire solo durante l’emergenza, così come abbiamo fatto nel settembre 2022 quando è esondato il fossato Rialto. Riteniamo, invece, che l’unica strada percorribile per evitare danni ben più gravi in futuro sia la prevenzione. Per questo abbiamo colto la grande opportunità di partecipare a questo bando del Ministero: queste risorse ci permetteranno di fare interventi strutturali e risolutivi che proteggano davvero la nostra comunità”.

La richiesta di finanziamento riguarda due punti critici. Il primo è il fossato Rialto, che nasce dalle montagne ed, attraversando la città, sfocia a Vindicio. Lungo il percorso è prevista l’eradicazione delle essenze vegetali destabilizzanti, la realizzazione di strutture di protezione in pannelli fune, di strutture di protezione in rete armata e la riprofilatura del versante mediante gradonatura. Il secondo è Via Redentore, strada che dalla frazione di Maranola arriva alla cima del monte Redentore (attualmente presenta numerosi tratti con elevati rischi di caduta massi). Qui è in programma, dopo un primo intervento volto alla demolizione di massi pericolanti, l’installazione di rete paramassi e di guard-rail ed il ripristino della protezione del sentiero, con la messa in sicurezza della viabilità carrabile e pedonale. “Quest’ultima opera è finalizzata a garantire la piena fruibilità dell’importante strada che conduce alla cima del nostro Redentore. Mettendo in sicurezza la via consentiamo ai cittadini e turisti di vivere le nostre montagne in serenità: un ulteriore modo per valorizzare il nostro ricco patrimonio naturale”, ha concluso il Sindaco Gianluca Taddeo.

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