Morti sul lavoro: un bilancio drammatico di insicurezza

Da gennaio a fine agosto 2025 le vittime sul lavoro in Italia sono 681: 493 in occasione di lavoro e 188 in itinere

Da gennaio a fine agosto 2025 le vittime sul lavoro in Italia sono 681: 493 in occasione di lavoro e 188 in itinere. Un bilancio drammatico che conferma un livello di insicurezza diffuso, con oltre metà del Paese in zona rossa o arancione. Lombardia, Veneto, Campania e Sicilia restano le regioni con più decessi, mentre i settori più colpiti sono Costruzioni, Attività Manifatturiere, Trasporti e Magazzinaggio e Commercio. “L’estate 2025 lascia dietro di sé un bilancio tragico – commenta Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega –. La stabilità dei numeri rispetto al 2024, quando le vittime erano 680, non è un segnale di speranza: si continua a morire ogni giorno. La sicurezza è la migliore arma contro gli infortuni e la chiave per la qualità della vita dei lavoratori.” A fine agosto la zona rossa, con incidenza superiore del 25% alla media nazionale (20,6 morti per milione di lavoratori), comprende Basilicata, Umbria, Campania, Sicilia e Calabria; in zona arancione figurano Trentino-Alto Adige, Puglia, Veneto, Liguria, Sardegna, Abruzzo e Toscana, mentre Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Molise restano in zona bianca.

La Lombardia registra il numero più alto di decessi (68), seguita da Veneto (53), Campania (49), Sicilia (41), Piemonte (38) ed Emilia-Romagna (34). Gli over 65 risultano la fascia più a rischio, con un’incidenza di 66,5 morti ogni milione di occupati, seguiti dai 55-64enni (31,5). In termini assoluti, proprio questa fascia conta il maggior numero di vittime: 168 su 493. Le donne decedute nei primi otto mesi del 2025 sono 58 (28 in occasione di lavoro e 30 in itinere). Gli stranieri vittime di infortuni mortali sono 148, con un rischio più che doppio rispetto agli italiani: 43 morti per milione di occupati contro 18. Il settore più colpito è quello delle Costruzioni, con 78 decessi, seguito da Attività Manifatturiere (69), Trasporti e Magazzinaggio (65) e Commercio (48). Il lunedì risulta il giorno più tragico della settimana (23,7% dei casi), seguito da venerdì (20,3%) e giovedì (16,4%). Le denunce di infortunio complessive calano lievemente, passando da 386.554 di agosto 2024 a 384.007 (-0,7%). La maggior parte arriva dalle Attività Manifatturiere (45.565), seguite da Costruzioni (24.595) e Sanità (23.929). Le lavoratrici hanno presentato 137.388 denunce, gli uomini 246.619, con una quota di lavoratori stranieri pari a circa uno su cinque.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l'intento di offrire al territorio "Una voce oltre la notizia". Nasce dall'esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti!

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Scavalca la recinzione dopo la partita: per un ultras pontino scatta un DASPO di cinque anni

Già destinatario di una misura nel 2015, adesso dovrà recarsi presso la Questura di Latina durante i match dei nerazzurri e della nazionale

Cisterna – Sorpreso dalla Polizia con decine di dosi di cocaina

Nei guai un 27enne che aveva con sé oltre 30 dosi di cocaina. Presso un B&B in cui alloggiava materiale per confezionare la droga

Sermoneta – Individuato il secondo autore della rapina al negozio

Si tratta di un cittadino georgiano di 35 anni residente a Roma: per lui è scattata la denuncia a piede libero per rapina impropria

Polemiche al D’Annunzio durante la serata, l’Arcigay contro il libro sul gender

Battibecco tra la moderatrice e i manifestanti che lasciano la sala tra cartelli e urla: "Questa non è cultura, è propaganda"

Fondi – Prende a calci e pugni la moglie, arrestato un uomo di 42 anni albanese

La donna è stata portata in pronto soccorso. Pare abbia subito per anni le vessazioni. Il marito che l'ha picchiata è stato arrestato

Caso ex Frigomarket Pacifico, un supermercato nel sito dismesso e due domande senza risposta

Un paio di domande troneggiano prive di risposte circa il destino che il Consorzio Industriale ha voluto riservare al sito dismesso
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -
- Pubblicità -