Virus West Nile, Bassetti contro gli allarmismi: “Solo un caso su 150 dà un quadro impegnativo”

L'infettivologo: "La maggioranza dei casi più gravi riguarda persone anziane che hanno altri problemi di salute"

“Ogni giorno si sente di nuovi casi di infezione da West Nile che, lo ricordiamo, è trasmessa dalla morsicatura della zanzara Culex, che sarebbe poi la zanzara comune. Credo sia importante, però, dire alcune cose: intanto l’esperienza di chi ha visto tanti casi. Penso che gli infettivologi siano gli esperti su questo argomento. Occorre dire che meno di un caso su 150 dà un quadro impegnativo: stiamo parlando di forme che colpiscono il cervello, quindi danno forme di meningite e di encefalite. La maggioranza dei casi naturalmente più gravi riguarda persone che hanno altri problemi di salute e che sono molto anziane”. Lo spiega in un video pubblicato sulla propria pagina Facebook il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

”Questo – prosegue- ovviamente non sposta l’attenzione del problema. Quindi bisogna fare di tutto per fare prevenzione. Però non bisogna terrorizzare le persone, perché qualcuno afferma che non è giusto dire che stanno male soltanto le persone più fragili: è così, stanno più male le persone evidentemente più fragili e su queste dobbiamo focalizzare la nostra attenzione”.

“E dobbiamo fare attenzione – sottolinea l’infettivologo- perché oggi sento dire che bisogna anche sapere quanti sono i casi asintomatici o poco sintomatici. Ma questo non ci interessa: ci interessa, ovviamente, focalizzare la nostra attenzione su quelli che sono i casi più gravi”. “Ricordiamocelo – conclude Bassetti- perché sennò rischiamo di fare una cattiva comunicazione”. – Fonte Agenzia DIRE www.dire.it.

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