“Dopo di Noi”, firmata la convenzione tra Comune di Latina e Ater: quattro alloggi per l’autonomia delle persone con disabilità

Gli appartamenti, situati in via Selene a Porta Nord, ospiteranno 12 utenti. Celentano: “Segnale concreto per una città più inclusiva”

Un passo importante verso l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità: è stata firmata oggi la convenzione tra il Comune di Latina e Ater Latina per la realizzazione del progetto “Dopo di Noi”, grazie alla destinazione di quattro alloggi di edilizia residenziale pubblica nel nuovo complesso di via Selene a Porta Nord.

Gli appartamenti – tutti di nuova costruzione e dotati dei requisiti di sicurezza e accessibilità – accoglieranno dodici persone con disabilità che, grazie al supporto assistenziale previsto, potranno iniziare percorsi di vita autonoma. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Comune, Ater Latina e il Comitato dei Sindaci del Distretto LT2, con l’obiettivo di dare risposte strutturali e durature ai bisogni delle persone più fragili.

«Con la firma di oggi – ha dichiarato il sindaco Matilde Celentano – compiamo un passo concreto verso una città più giusta e inclusiva. Non si tratta solo di alloggi, ma di una scelta che promuove il diritto alla vita indipendente per tutti. Gli immobili saranno adeguati con tecnologie domotiche e arredi funzionali per garantire il massimo grado di autonomia».

L’assessore ai Servizi sociali, Michele Nasso, ha sottolineato come questa firma rappresenti “l’atto finale di un percorso condiviso”, iniziato con la destinazione iniziale della Casa Domotica di Sabaudia, poi sostituita per indisponibilità con il sito di via Selene. “La nuova sede è perfettamente in linea con i nostri obiettivi – ha spiegato – ed è compatibile con il cronoprogramma del progetto, che parte oggi in via sperimentale e potrà essere ampliato”.

Soddisfazione anche da parte del presidente di Ater Latina, Enrico Dellapietà, che ha parlato di “un passo importante verso l’inclusione e l’autonomia” e di “collaborazione virtuosa tra enti pubblici per realizzare progetti ad alto impatto sociale”.

A conclusione dell’incontro, il direttore generale di Ater, Massimo Monacelli, ha ribadito il ruolo dell’ente nell’urbanistica sociale: “Questo progetto è parte integrante della nostra mission: promuovere soluzioni abitative che rispondano ai bisogni delle fasce più fragili e migliorino la coesione della nostra comunità”.

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