Una giornata intensa di musica, memoria, cultura e impegno civile: è quanto ha offerto domenica la manifestazione “Pé ì ndo” in piazza Umberto I a Giulianello, nel comune di Cori. Un festival che affonda le sue radici nella poesia e nella visione del compianto Raffaele Marchetti, giurista e attivista che ha dedicato la vita alla tutela dei beni comuni.
Il nome dell’evento, “Pé ì ndo”, significa letteralmente “Per andare dove”: un viaggio che parte dal passato per costruire un futuro consapevole, attraverso la valorizzazione delle origini contadine, dei diritti di uso civico e della giustizia sociale.
Una giornata tra tavole rotonde, musica, giochi e premi
Il ricco programma ha preso il via con una tavola rotonda sullo sviluppo economico sostenibile, alla quale hanno partecipato:
- Simonetta Imperia, assessora all’Agricoltura del Comune di Cori
- Irene Callea, consigliera del Dominio Collettivo ASBUC Giulianello
- Alba Pietromarchi, ricercatrice della Fondazione per la Ricerca in Agricoltura Biologica e partner del progetto europeo LIFE Grace
Il premio “Raffaele Marchetti” a Laura Hardeep Kau
Emozionante il momento della consegna del Premio Raffaele Marchetti, riconoscimento assegnato a chi si distingue nella tutela dei beni pubblici e dei diritti sociali. A riceverlo, dalle mani del sindaco di Cori Mauro De Lillis, è stata Laura Hardeep Kau, segretaria generale della Flai-Cgil Frosinone-Latina, per il suo costante impegno nella difesa dei diritti dei lavoratori agricoli.
«Un grande onore consegnare questo premio a una nostra concittadina – ha detto il sindaco De Lillis –. Ringrazio l’ASBUC e la Rete di imprese Cori e Giulianello in Rete per l’organizzazione. Appuntamento al prossimo anno!».
Cultura popolare e partecipazione
Nel pomeriggio, giochi di strada e mercatino artigianale a cura di WhereIsValerio hanno animato il centro storico. La serata è proseguita con il coro dei bambini e delle Donne di Giulianello, un momento toccante di partecipazione intergenerazionale. A seguire, l’incursione poetica “Voce per la Palestina” a cura di Lavinia Bianchi del Collettivo Primo Contatto, e il concerto finale dell’Orchestra del Paese Immobile.
Una strada da continuare a percorrere
La grande partecipazione ha confermato il forte legame della comunità con i valori promossi dal festival: radici, identità, diritti e cultura popolare.
“Pé ì ndo” è una chiamata alla responsabilità collettiva, un invito a percorrere consapevolmente il sentiero delle nostre origini, trasformandole in motore di cambiamento.