Prosegue la battaglia sindacale della Uiltucs Latina a tutela degli assistenti bagnanti del litorale pontino. Presso l’Ispettorato del Lavoro di Latina, è stato riconosciuto un ulteriore rimborso di 6mila euro a favore di un bagnino, per differenze retributive legate all’applicazione di un contratto non conforme.
Il caso si inserisce in un contesto più ampio di vertenze che da mesi coinvolgono numerosi stabilimenti balneari della zona. Secondo quanto segnalato dal sindacato, molte di queste realtà si sarebbero avvalse di cooperative di salvataggio successivamente scomparse, lasciando irrisolte le spettanze dovute ai lavoratori.
“La nostra battaglia continua – dichiara Gianfranco Cartisano della Uiltucs Latina – e i risultati ottenuti sino ad oggi rappresentano un passo avanti per il riconoscimento della professionalità dei bagnini che hanno deciso di denunciare situazioni di lavoro povero e precario”.
Accanto al tema delle condizioni contrattuali, il sindacato ha inoltre acceso i riflettori su un ulteriore fenomeno preoccupante. Alcuni lavoratori avrebbero riferito che, in fase di colloquio, sarebbero stati proposti corsi per l’ottenimento del brevetto da assistente bagnanti in tempi non conformi agli standard previsti per legge. Secondo quanto riferito, si tratterebbe di “brevetti facili” rilasciati nel giro di pochi giorni in alcune regioni, in particolare la Campania.
“La questione solleva preoccupazioni non solo in termini di legalità, ma anche di sicurezza – conclude Cartisano –. La formazione adeguata degli assistenti bagnanti è fondamentale per garantire l’incolumità dei cittadini e dei turisti che frequentano le nostre spiagge”.