Cresce la preoccupazione tra le organizzazioni sindacali per il destino incerto di 111 lavoratrici e lavoratori impiegati nel Servizio di Assistenza Scolastica del Comune di Latina, attualmente alle dipendenze della Cooperativa O.S.A. A partire dal 30 giugno, infatti, questi operatori rischiano il licenziamento a causa della mancata approvazione della variazione di bilancio da parte dell’Amministrazione comunale.
Secondo quanto denunciato dai sindacati, la responsabilità della crisi occupazionale non ricade sulla Cooperativa, la quale – durante un recente confronto – ha mostrato apertura e disponibilità al dialogo per individuare soluzioni condivise. Al contrario, viene puntato il dito contro l’inerzia del Comune, accusato di non aver ancora adottato i necessari provvedimenti finanziari per garantire la continuità del servizio.
“È inaccettabile che 111 famiglie vivano nell’incertezza per colpa di una decisione politica che non può più tardare”, dichiarano i rappresentanti sindacali Vittorio Simeone, Enza Del Gaudio e Vincenzo Quaranta.
I sindacati sottolineano l’elevato livello di professionalità e l’esperienza pluriennale degli operatori coinvolti, specializzati nell’assistenza agli alunni con disabilità: un ambito delicatissimo che richiede competenze specifiche e continuità relazionale. La perdita di questi lavoratori – avvertono – comporterebbe non solo un grave danno sociale, ma anche una compromissione della qualità del servizio pubblico offerto agli studenti.
Alla vigilia del Consiglio comunale, convocato per la prossima settimana per discutere la variazione di bilancio, le sigle sindacali chiedono con forza che l’Amministrazione convochi con urgenza il Tavolo Tecnico di Monitoraggio, previsto dall’accordo siglato lo scorso 26 maggio con l’assessore alla Pubblica Istruzione, Francesca Tesone.
L’obiettivo è ottenere risposte certe sui tempi per l’emanazione della nuova gara di appalto, che dovrà essere completata entro l’inizio del prossimo anno scolastico, e assicurare il rispetto degli impegni assunti: la salvaguardia della continuità lavorativa e la tutela dei diritti contrattuali ed economici dei lavoratori.
“Le lavoratrici e i lavoratori non possono più aspettare” – concludono i sindacati – “Serve un atto immediato di responsabilità da parte del Comune.”