Blitz nel centro commerciale in Q3, scatta il sequestro del megastore

La Procura intanto aveva depositato richiesta di sequestro preventivo finalizzato alla confisca contestando il reato di lottizzazione abusiva

Nella mattinata odierna militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Latina, coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Forestale di Latina, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Latina – Sezione G.I.P., con il quale veniva accolta la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica, inerente ad una lottizzazione abusiva, attraverso la realizzazione di un imponente centro commerciale delle dimensioni di 5.484,80 mq, costituito da un unico edificio al cui interno venivano prefigurate, al piano terra, tre distinte strutture commerciali nonché un’attività di vicinato al primo piano, il tutto realizzato nel centro urbano di Latina, posto tra Via del Lido e Via F. Ferrazza – quartiere Q3.

Il sequestro ha interessato anche l’area circostante di rilevanti dimensioni (per complessivi 17.703 mq) adibita a viabilità e parcheggi tutti funzionali e connessi al centro commerciale di cui trattasi.

Il complesso immobiliare suddetto era stato oggetto già di un primo Decreto di sequestro preventivo impeditivo, emesso dal Tribunale di Latina, eseguito nel gennaio 2024, per i reati di abuso edilizio e violazioni paesaggistiche, successivamente annullato dal Tribunale del Riesame di Latina.

La Corte di Cassazione, a seguito di ricorso della Procura, accoglieva il ricorso proposto dalla Procura, annullando l’Ordinanza del Tribunale del Riesame.

In data 28 gennaio 2025 il Tribunale del Riesame, pur ritenendo sussistente il fumus dei reati ipotizzati, annullava il decreto di sequestro preventivo non ritenendo sussistente il periculum in mora.

La Procura intanto aveva depositato richiesta di sequestro preventivo finalizzato alla confisca contestando il reato di lottizzazione abusiva.

Le indagini condotte dal N.I.P.A.A.F. hanno consentito di accertare che l’Ufficio S.U.A.P. del Comune di Latina aveva rilasciato, per la realizzazione dell’insediamento commerciale tre titoli edificatori nonostante, nel caso di specie, si trattasse di un progetto unitario le cui dimensioni afferivano ad una “grande struttura di vendita” ai sensi della Legge Regionale n°33/99 la cui competenza, sotto l’aspetto autorizzativo, non era in capo al Comune di Latina, bensì alla Regione Lazio.

Dagli accertamenti compiuti, allo stato, è emerso che, per la realizzazione del centro commerciale, sono state incluse, illegittimamente, sia aree classificate a verde pubblico le quali non rientravano nel perimetro della “variante Q3”, sia aree ove risultava presente un vincolo di inedificabilità assoluta derivante dalla fascia di rispetto della Strada Statale 148 “Pontina”.

Ulteriori criticità nella realizzazione del descritto complesso commerciale risultavano essere l’eliminazione completa di una notevole superficie boscata che preesisteva nell’area prima dei lavori che avrebbe necessitato di una preventiva autorizzazione sotto il profilo paesaggistico.

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