L’UGL Lazio lancia un appello alla compattezza del territorio per ottenere l’inserimento della Regione nella Zona Economica Speciale, dopo l’annuncio del Governo di estendere la misura a Marche e Umbria.
«Facciamo appello all’unità del territorio per raggiungere un obiettivo importante per tutta la Regione – dichiara il segretario regionale UGL Lazio, Armando Valiani – Il Lazio ha estremo e urgente bisogno di entrare nella ZES al pari di altre regioni. I problemi sono molteplici, sia sul fronte industriale che infrastrutturale, e il rischio di un crac economico è dietro l’angolo».
Per Valiani, è necessario «aprire subito tavoli di confronto a livello regionale e nazionale» e coinvolgere «tutte le istituzioni, dai deputati e senatori del territorio, alla Regione, fino alle associazioni di categoria». In particolare, il sindacato guarda al sud del Lazio, «dove si soffre maggiormente la deindustrializzazione» e dove l’accesso alle agevolazioni della ZES – come credito d’imposta, fondi per investimenti e semplificazioni burocratiche – potrebbe rappresentare «una spinta decisiva per attrarre investimenti e salvaguardare posti di lavoro».
L’UGL ribadisce di non essere contraria ai benefici concessi ad altre Regioni, «ma pensiamo che anche il territorio laziale abbia altrettanta necessità di interventi». Valiani ricorda come già un anno fa il sindacato avesse criticato l’esclusione del Lazio dalla ZES, «che ha prodotto ulteriori danni all’economia locale».
«A distanza di dodici mesi – conclude – le soluzioni messe in campo per compensare questa esclusione hanno prodotto poco o nulla. Aprire tavoli di concertazione è il primo passo per trovare soluzioni condivise e ridare prospettive alla nostra economia».