Home Cronaca West Nile, 30 nuovi casi confermati nel Lazio, la provincia di Latina...

West Nile, 30 nuovi casi confermati nel Lazio, la provincia di Latina la più colpita

Aggiornamento 11 agosto 2025 – Cresce la preoccupazione per la diffusione del virus, 9 i decessi confermati

- Pubblicità -
- Pubblicità -

La diffusione del virus West Nile continua a rappresentare un’emergenza sanitaria nel Lazio. Le ultime analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” – IRCCS hanno confermato, rispetto all’ultimo aggiornamento del 7 agosto, la presenza di 30 nuovi casi di infezione da West Nile virus. Questo nuovo incremento porta a 136 il numero totale di casi accertati nel 2025, con una preoccupante incidenza soprattutto nella provincia di Latina.

Dettaglio dei nuovi casi: sintomi e modalità di individuazione

Tra i 30 nuovi casi registrati, 21 persone presentano febbre e sintomi riconducibili alla fase iniziale dell’infezione. Sette pazienti invece manifestano sintomi più gravi, con sindrome neurologica, segno di un’evoluzione clinica che richiede particolare attenzione medica. Inoltre, due donatori di sangue asintomatici sono stati individuati grazie alle attività di screening del Centro regionale sangue. Questo dato è particolarmente importante perché testimonia l’efficacia e la sicurezza del sistema trasfusionale regionale nel prevenire la trasmissione del virus attraverso le trasfusioni.

Distribuzione geografica dei nuovi casi: Latina in prima linea

L’area maggiormente colpita rimane la provincia di Latina, con nuovi casi accertati in numerosi comuni, tra cui Aprilia, Cisterna di Latina, Latina città, Maenza, Pontinia, Priverno, San Felice Circeo e Santi Cosma e Damiano. Anche nelle province di Roma e Frosinone sono stati riscontrati casi: ad Anzio e Velletri (Roma) e nel comune di Castro dei Volsci (Frosinone).

Con questi ultimi casi, la suddivisione complessiva per Asl dei 136 casi totali nel Lazio è la seguente:

  • 126 casi nella Asl di Latina
  • 6 casi nella Asl Roma 6
  • 2 casi nella Asl di Frosinone
  • 1 caso nella Asl Roma 3
  • 1 caso fuori regione, nella provincia di Caserta

Situazione clinica dei pazienti positivi al West Nile

L’andamento clinico dei pazienti risulta variegato. Al momento:

  • 20 persone sono ricoverate in reparti ordinari, in condizioni stabili ma che richiedono osservazione e cure;
  • 26 pazienti sono già stati dimessi, segno di un decorso positivo e della capacità di recupero dalla malattia;
  • 77 pazienti si trovano in buone condizioni e sono in cura presso il proprio domicilio, monitorati dalle autorità sanitarie;
  • 4 pazienti si trovano ricoverati in terapia intensiva, una situazione critica che necessita di assistenza medica specialistica;
  • 9 decessi sono stati purtroppo registrati, sottolineando la gravità della malattia soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione.

Le misure di prevenzione e la risposta delle autorità sanitarie

Le autorità regionali e sanitarie continuano a monitorare con grande attenzione la situazione epidemiologica e ribadiscono l’importanza di rispettare le misure preventive per ridurre il rischio di contagio da West Nile virus. Tra queste, le principali raccomandazioni includono:

  • l’uso costante di repellenti per insetti, soprattutto nelle ore serali e notturne;
  • l’adozione di abbigliamento protettivo, come camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, per limitare l’esposizione alle punture di zanzara;
  • l’utilizzo di zanzariere nelle abitazioni e negli spazi abitativi;
  • la rimozione e prevenzione di acque stagnanti, in quanto rappresentano l’habitat ideale per la riproduzione delle zanzare vettori del virus.

Inoltre, le attività di disinfestazione e sorveglianza sulla popolazione di zanzare proseguono intensamente in tutta la regione, con interventi mirati nelle aree più a rischio.

Conclusioni

Il virus West Nile conferma quest’anno la sua pericolosità nel Lazio, con una diffusione significativa e la necessità di una risposta coordinata tra istituzioni sanitarie, amministrazioni locali e cittadini. La prevenzione resta l’arma più efficace per limitare il contagio e proteggere le fasce più deboli della popolazione.

Le autorità sanitarie invitano dunque tutti a mantenere alta l’attenzione e a collaborare con le disposizioni fornite, affinché si possa contenere al più presto l’impatto del virus e tornare a una situazione di maggiore sicurezza per tutti.

- Pubblicità -
Exit mobile version