Continua a crescere il numero dei casi di virus West Nile nel Lazio. Le analisi del laboratorio di Virologia dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” hanno confermato, rispetto all’aggiornamento del 14 agosto, 21 nuove infezioni: 16 con febbre e 5 con sindrome neurologica.
I contagi più recenti sono stati registrati nei territori di Aprilia, Cisterna di Latina, Latina, Pontinia, Sabaudia, Sermoneta e Sezze (provincia di Latina), Ardea e Genzano di Roma (ASL Roma 6), Cassino e Castrocielo (provincia di Frosinone). Riscontrati inoltre casi a Carpinone (Isernia) e Sessa Aurunca (Caserta).
Con questi nuovi dati, il totale dei contagi accertati dall’inizio del 2025 raggiunge quota 174. La distribuzione per Asl di probabile esposizione evidenzia come la situazione sia concentrata in provincia di Latina, con 155 casi, seguita dalla Asl Roma 6 con 10 casi e dalla Asl di Frosinone con 5. Tre le infezioni rilevate fuori regione (2 nel casertano e 1 in provincia di Isernia) e un caso nella Asl Roma 3.
Sul fronte clinico, il quadro aggiornato mostra:
- 43 pazienti ricoverati in reparti ordinari;
- 4 pazienti in terapia intensiva;
- 29 persone dimesse;
- 88 in isolamento domiciliare con condizioni stabili;
- 10 decessi.
La diffusione del West Nile – virus trasmesso principalmente dalla puntura di zanzare infette – conferma l’allerta sanitaria nella regione. Le autorità raccomandano di adottare misure di prevenzione individuali, come l’uso di repellenti e zanzariere, ed eliminare ristagni d’acqua nei pressi delle abitazioni per limitare la proliferazione delle zanzare.