La carica consiliare si ferma, almeno per ora. Il Prefetto di Latina ha disposto la sospensione immediata del consigliere comunale di Terracina Gavino De Gregorio, in applicazione della normativa che prevede l’automatica interdizione dagli incarichi elettivi in presenza di misure restrittive della libertà personale. Il provvedimento arriva all’indomani dell’ordinanza del Gip del Tribunale di Roma che ha collocato l’amministratore comunale agli arresti domiciliari nell’ambito di una più ampia indagine antimafia coordinata dalla Direzione distrettuale della Capitale. La decisione prefettizia, formalizzata nel corso della giornata di ieri, produce effetti immediati e comporta l’interruzione delle funzioni consiliari fino a nuovi sviluppi sul fronte giudiziario.
La sospensione non entra nel merito delle accuse. L’inchiesta, che si estende tra Lazio e Campania, ipotizza a vario titolo episodi di scambio elettorale politico-mafioso e altri reati connessi a presunti legami con ambienti della criminalità organizzata. Sul piano giuridico, resta ferma la presunzione di innocenza: De Gregorio è indagato e sottoposto a misura cautelare, non condannato. Sul piano amministrativo, invece, per il Consiglio comunale di Terracina si apre una fase di assestamento, chiamata a garantire continuità e regolarità dell’attività istituzionale mentre l’inchiesta segue il suo corso e dopo che il sindaco Francesco Giannetti, oltre a dirsi garantista e sperare in un giudizio di non colpevolezza del consigliere comunale, aveva spiegato come la macchina amministrativa proseguisse il suo corso.
