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Sezze riammessa nel riconoscimento UNESCO della Via Appia: “Opportunità identitaria per la città”

La Compagnia dei Lepini plaude al riconoscimento della Regina Viarum, ma critica il silenzio dell'amministrazione comunale

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La recente riammissione del tratto della “Regina Viarum” di Sezze, precedentemente escluso dal riconoscimento UNESCO della Via Appia come Patrimonio dell’Umanità, rappresenta “un passaggio storico” per la città dei Monti Lepini. A sottolinearlo è la Compagnia dei Lepini, che attraverso le parole del presidente Quirino Briganti e della vicepresidente Manuela Fantauzzi, celebra questo importante traguardo ma critica il silenzio dell’amministrazione comunale.

Il riconoscimento riafferma il valore storico, paesaggistico e culturale di Sezze, sancendo “il legame indissolubile tra i Monti Lepini, la Pianura Pontina e la Regina Viarum ancorato nei millennii”.

L’esclusione iniziale aveva destato sconcerto

“L’esclusione iniziale del tratto che attraversa la Pianura Pontina aveva destato profondo sconcerto”, ha dichiarato Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini. Una decisione che aveva privato temporaneamente Sezze di un riconoscimento di portata mondiale per uno dei suoi patrimoni storici più significativi.

La riammissione del tratto setino rappresenta quindi una vittoria importante non solo per la città, ma per l’intero territorio che si sviluppa lungo l’antica strada consolare romana, simbolo di civiltà e collegamento tra culture diverse.

Le critiche all’amministrazione comunale

Tuttavia, la soddisfazione per il riconoscimento si accompagna a una critica pungente verso l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Di Raimo. “È singolare che di questo importante riconoscimento siano silenti l’amministrazione e l’assessore preposto, che pur narrano ‘ogni 2 per 3’ eventi e fatti marginali”, ha osservato Briganti.

La Compagnia dei Lepini attribuisce questo silenzio “alla mancanza di una visione del futuro di Sezze” da parte dell’attuale giunta, auspicando che il riconoscimento UNESCO possa essere “l’inizio di una riflessione seria e collettiva che vada oltre gli schieramenti politici”.

Un’opportunità per ridefinire l’identità cittadina

La riammissione del tratto della Regina Viarum “può contribuire a ridefinire una visione identitaria di Sezze e aprire articolati scenari per la promozione culturale integrata della via Appia e dei territori attraversati”, sottolinea la vicepresidente Manuela Fantauzzi.

Il riconoscimento UNESCO rappresenta infatti un’occasione unica per valorizzare non solo il patrimonio materiale, ma anche quello immateriale della città: “storia, tradizioni, documenti, arte e memoria” che costituiscono l’anima dell’identità culturale setina.

L’appello alla collaborazione istituzionale

Dopo aver ringraziato gli enti che hanno lavorato per ottenere il riconoscimento dell’intera Via Appia, la Compagnia dei Lepini lancia un appello alla collaborazione: “È necessario che le istituzioni, i partiti e le associazioni setine, lavorino sinergicamente per rafforzare la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale setino”.

L’invito è rivolto a tutti gli attori del territorio perché si attivino per sfruttare al meglio questa opportunità di sviluppo culturale ed economico.

Il patrimonio da valorizzare

Le opere e i templi romani presenti nel territorio setino, le vie romane che collegavano la città ai paesi limitrofi e all’Appia, le opere e la vita degli artisti e degli scrittori setini rappresentano “il patrimonio che costituisce l’anima della nostra identità culturale”, evidenzia Fantauzzi.

Un patrimonio che rappresenta non solo “un’opportunità di sviluppo”, ma anche “un dovere” da tramandare “con rinnovata consapevolezza alle nuove generazioni”.

Una sfida per il futuro

Il riconoscimento UNESCO della Via Appia nel tratto di Sezze apre quindi nuove prospettive per la città dei Monti Lepini. La sfida sarà quella di trasformare questo prestigioso riconoscimento in concrete opportunità di sviluppo turistico, culturale ed economico, attraverso una collaborazione sinergica tra istituzioni, associazioni e cittadini.

L’auspicio della Compagnia dei Lepini è che questo momento storico possa rappresentare davvero l’inizio di una nuova fase per Sezze, capace di valorizzare appieno la propria eredità storica e culturale in una prospettiva di crescita sostenibile e condivisa.

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