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Sezze – La Grotta Vittorio Vecchi svela nuovi segreti: scoperte tracce di riti e sepolture preistoriche

Le indagini dell’Università di Tor Vergata rivelano reperti di oltre 4.000 anni fa. Lucidi: “Patrimonio da valorizzare per il futuro”

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Continua a stupire la Grotta Vittorio Vecchi, sito archeologico di grande interesse situato nel comune di Sezze, in provincia di Latina. Dal 27 luglio sono riprese le indagini promosse dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, in collaborazione con il Comune e sotto l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina.

Un lavoro di squadra tra archeologi e speleologi

Sul posto opera un team altamente specializzato che riunisce archeologi, speleologi dello Speleo Club Roma e dello Shaka Zulu di Subiaco, oltre a geologi dell’INGV di Roma. Le ricerche, condotte in condizioni non sempre semplici all’interno delle cavità naturali, stanno restituendo risultati di grande valore scientifico.

Il paleosuolo e i reperti rituali

Nel corso delle indagini è stato individuato un ampio paleosuolo risalente a un periodo compreso tra il III e la metà del II millennio a.C.. Qui gli studiosi hanno rinvenuto tracce di frequentazioni cultuali e funerarie:

  • Fossette contenenti vasetti riempiti di semi combusti, in prevalenza fave, probabile offerta rituale.
  • Aree di combustione utilizzate forse per cerimonie o banchetti rituali.
  • Resti di sepolture, che gettano nuova luce sulle credenze e sulle pratiche funerarie delle popolazioni dell’epoca.

Verso le zone più antiche della grotta

Le prossime fasi di scavo si concentreranno nei settori più interni, dove precedenti indagini avevano segnalato presenze umane risalenti a oltre 15.000 anni fa. Una prospettiva che, se confermata, renderebbe la Grotta Vittorio Vecchi uno dei siti preistorici più rilevanti del Lazio.

Il commento del sindaco

«Giorno dopo giorno – ha dichiarato il sindaco Lidano Lucidi – scopriamo qualcosa in più dello straordinario tesoro archeologico presente sul nostro territorio. L’aver affidato le ricerche al professor Mario Rolfo e al suo team sta portando grandi risultati, permettendo di raccontare la nostra storia millenaria anche oltre i confini di Sezze. La politica – ha aggiunto – non deve guardare solo all’oggi, ma progettare anche per il futuro, investendo nella valorizzazione e nel recupero del nostro patrimonio storico e culturale».

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