Home Attualità Scienza, territorio e futuro: il “San Benedetto- Einaudi – Mattei” incontra l’università

Scienza, territorio e futuro: il “San Benedetto- Einaudi – Mattei” incontra l’università

L'incontro ha come scopo la valorizzazione del territorio e la formazione di cittadini consapevoli e professionisti competenti

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Un incontro di grande valore formativo e scientifico ha animato l’Aula Magna del San Benedetto, che il 16 maggio scorso ha ospitato l’evento “– Chimica + Natura. Olio, vino e salute ringraziano”. Una giornata intensa e stimolante, frutto della sinergia tra l’I.I.S. San Benedetto – Einaudi – Mattei, Slow Food e la Sapienza Università di Roma, che ha coinvolto studenti, docenti, ricercatori e professionisti in un dialogo costruttivo e profondamente attuale.

L’iniziativa rappresenta un chiaro esempio di come la collaborazione tra scuola secondaria di secondo grado e università possa diventare un motore concreto per la diffusione della cultura scientifica, per la valorizzazione del territorio e per la formazione di cittadini consapevoli e professionisti competenti.

Il tema della sostenibilità, in tutte le sue declinazioni – scientifica, ambientale, sociale – è stato il filo conduttore dell’intero incontro. In apertura, il Dirigente scolastico, prof. Ugo Vitti, ha voluto sottolineare quanto sia importante, per una scuola che si fa davvero luogo di crescita, intrecciare percorsi educativi con la realtà della ricerca e del mondo produttivo:

“Questo tipo di cooperazione è un esempio virtuoso di scuola che guarda avanti. Gli studenti hanno la possibilità di confrontarsi con il mondo della ricerca, di portare il proprio contributo e di capire come le conoscenze acquisite in aula si connettano alla realtà. Il nostro obiettivo è formarli come persone competenti, curiose, capaci di immaginare e costruire futuri sostenibili”.

L’evento ha messo in dialogo ricercatori, professionisti e studenti attorno a temi centrali per l’agricoltura e l’alimentazione del futuro: innovazione, sostenibilità, qualità e comunicazione. A coordinare i lavori, Giuseppe Bonifazi, Prorettore per il Polo Pontino della Sapienza, che ha introdotto i numerosi interventi in programma. Tra i relatori, si sono alternati studiosi e professionisti che operano nei settori della ricerca applicata, della viticoltura, della produzione olearia e della comunicazione scientifica. Le loro voci hanno offerto prospettive diverse ma complementari:

Dott. Ing. Riccardo Gasbarrone – Sapienza “Analisi iperspettrali non invasive nella filiera olearia”
Prof. Giuseppe Capobianco – Sapienza “Hyperspectral imaging nella filiera viti-vinicola”
Valentina Di Girolamo – Marasca Agricola “Il recupero degli uliveti abbandonati tra tradizione e innovazione”
Umberto Trombelli – Delegato AIS Latina “Viticoltura sostenibile come leva di crescita”
Dott. Ing. Roberta Palmieri – Sapienza “Spettroscopia all’infrarosso e controllo qualità nel settore agroalimentare”
Dott. Rocco Tolfa – RAI, giornalista esperto di vino “Comunicare il vino: raccontare la sostenibilità”

Particolarmente significativo è stato il contributo degli studenti delle classi quarte dell’indirizzo tecnico agrario, che si sono distinti per rigore scientifico e capacità espositiva. I loro interventi hanno affrontato, con chiarezza e competenza, due tematiche cruciali: la presenza di contaminanti nei prodotti alimentari e i rischi connessi per la salute del consumatore, nonché l’impiego della spettroscopia di emissione atomica (AES) come strumento avanzato per l’analisi degli elementi chimici nei campioni.

Due presentazioni che non solo hanno dimostrato la solidità della preparazione acquisita, ma hanno anche testimoniato la forza di un modello didattico che sa coniugare teoria e pratica, aula e laboratorio, scuola e territorio.

In un tempo che ci chiede consapevolezza, visione e responsabilità, giornate come questa ricordano quanto sia prezioso – e necessario – il dialogo tra i diversi livelli della formazione, affinché le nostre scuole siano sempre più luoghi vivi, aperti, capaci di educare alla complessità e alla bellezza del sapere.

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