La Regione Lazio è tra le prime in Italia ad aver completato il trasferimento dei dati sanitari sul cloud del Polo Strategico Nazionale, un’infrastruttura pubblica ad alta sicurezza progettata per proteggere le informazioni sensibili dei cittadini.
Grazie al lavoro di LazioCrea, sono stati trasferiti nel nuovo sistema ben 30 archivi centralizzati – pari a 150 terabyte di dati – contenenti referti medici, cartelle cliniche e prenotazioni, ora protetti da attacchi informatici e gestiti esclusivamente da soggetti pubblici.
La notizia è stata presentata ufficialmente il 25 luglio presso la sala Tevere della Regione Lazio, alla presenza del presidente Francesco Rocca, dell’amministratore delegato del Polo Strategico Nazionale Emanuele Iannetti, e del direttore regionale Salute Andrea Urbani.
“Siamo i primi ad aver completato la migrazione al Polo Strategico – ha dichiarato Rocca –. È un salto in avanti verso più sicurezza, prenotazioni semplificate, diagnosi rapide e cure più efficaci”.
Dati più sicuri e servizi più efficienti
Oltre ai sistemi regionali, hanno già trasferito il 65% del proprio patrimonio informatico anche le Asl, i Policlinici e gli Ospedali del Lazio. Il progetto è stato finanziato con 47,4 milioni di euro dal PNRR, e nei prossimi anni la Regione investirà altri 130 milioni di euro per potenziare ulteriormente l’infrastruttura digitale.
Tra i sistemi migrati:
- RECUP, con 800 operatori e oltre 70mila prenotazioni al giorno;
- Sistema Pronto Soccorso, attivo in 39 strutture con oltre 110mila accessi mensili e 1,5 milioni di prestazioni ogni mese.
Telemedicina, referti digitali e diagnostica condivisa
Con questa innovazione, i servizi sanitari digitali diventeranno più accessibili e veloci: dai referti online alla telemedicina, fino alla condivisione delle immagini diagnostiche tra le strutture regionali. Un cambiamento che punta anche a migliorare la continuità delle cure e la collaborazione tra i professionisti del settore.
“Questa scelta segna un punto di svolta per la sanità pubblica digitale – ha affermato Iannetti –. Il merito è del lavoro di squadra tra Regione, Dipartimento digitale e Polo Strategico Nazionale”.