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Tecnologie innovative per la salute, le nuove frontiere della telemedicina

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sviluppa ricerche e progetti per la tutela e il miglioramento della salute attraverso l’uso scientificamente validato delle innovazioni tecnologiche, l’ottimizzazione nell’utilizzo delle radiazioni in medicina, lo sviluppo di approcci terapeutici innovativi tramite manifattura additiva (3D printing), pianificazione chirurgica personalizzata, monitoraggio e valutazione delle applicazioni software (APP) rientranti nell’ambito dei dispositivi medici, studio ultrastrutturale di malattie infettive e dell’antibiotico-resistenza.

L’ISS, inoltre, promuove studi sulle soluzioni di apprendimento automatico avanzato (machine learning, branca dell’intelligenza artificiale) per ottimizzare l’uso di big data in sanità e nel wellness, anche attraverso sistemi di sensori indossabili che sono, essi stessi, oggetto di specifica attività di ricerca-sviluppo. Nell’ambito delle nanotecnologie realizza tecniche innovative di valutazione dei dispositivi medici contenenti nanomateriali confrontandole poi, come previsto dalle norme internazionali, con le tecniche più tradizionali.

Nel settore della telemedicina vengono realizzati e monitorati servizi sanitari e socio-sanitari fornendo collaborazione agli enti e organizzazioni nel territorio; elaborati e aggiornati metodi per gestire la sicurezza informatica e il rischio clinico, nonché per valutare il costo-efficacia di tali servizi. Inoltre vengono sviluppati modelli di progettazione e conduzione dei servizi in telemedicina, di utilizzo dei real world big data e vengono promossi e coordinati trial clinici nazionali e internazionali in telemedicina e medicina di precisione (precision medicine).

I centri coinvolti dispongono di capacità autonome di realizzazione di prototipi (elettronica, meccanica, idraulica, stampa in 3 dimensioni), laboratori tematici a favore della ricerca e dell’innovazione, servizi di irraggiamento e gestione centralizzata di grandi strumentazioni scientifiche. Tutte le attività si svolgono con competenze multidisciplinari. – Fonte ISS

Invasione di pesci tropicali nel Mediterraneo, gli esperti: “Ecosistema del mare a rischio”

Il Mediterraneo è invaso dai pesci tropicali, e non è una buona notizia. Il fenomeno è esploso durante questa lunga estate calda: la temperatura dell’acqua ha raggiunto picchi di 29 e 31 gradi, provocando l’invasione di specie esotiche e mettendo a rischio quelle autoctone, anche negli allevamenti ittici più rinomati. Il riscaldamento delle acque dei mari, insomma, rischia di creare dei danni ben più gravi di quello terrestre: ad affermarlo è Daniele Ingemi, meteorologo esperto di fenomeni estremi e di meteorologia dinamica. “Stiamo registrando- spiega l’esperto- l’invasione di pesci tropicali che arrivano dal Canale di Suez come il Pesce Scorpione o il Pesce Palla, mentre nelle coste dell’Atlantico europee viene registrata la presenza di specie provenienti dalla zone più calde dell’Atlantico. La pesca locale, negli allevamenti ittici sulle coste mediterranee, è dunque a rischio. Nel Mar Cantabrico, ad esempio, che è un mare poco profondo, l’innalzamento globale delle temperatura potrebbe danneggiare le attività esistenti”.

L’aumento della temperatura delle acque non interessa solo il Mediterraneo. Ingemi specifica che “aumenti sono stati registrati anche nell’Atlantico, soprattutto sulle coste del Portogallo, Spagna e Francia. Oltre ad un fatto naturale in cui vi sono cicli caldi alternati a più freddi, vi è il riscaldamento globale derivato da cause antropogeniche che sta causando questi aumenti di temperatura delle acque superficiali dei mari così pericolosi”. Ma non ci possono essere dei rimedi? “Dal punto di vista naturale nei prossimi mesi è in previsione l’arrivo della Niña che, essendo una corrente fredda all’opposto del El Niño, dovrebbe abbassare la temperatura nell’Atlantico”.

Non resta che monitorare l’impatto nei nostri mari. “Se da un lato le perturbazioni porteranno a un abbassamento delle temperature- spiega il meteorologo- dall’altro vi è l’alto rischio di registrare fenomeni estremi localizzati come i Tlc (Tropical Like Cyclone) come venivano chiamati in passato. Sono cicloni di piccole dimensioni che si formano perché il calore e l’umidità dell’acqua sono molto alti. In autunno, con l’arrivo delle perturbazioni atlantiche che sono a temperature più basse, innescano il meccanismo che avviene ai tropici con la formazione dei cicloni. Cicloni di piccole dimensioni ma purtroppo pur sempre potenti che potranno portare danni alle coste insieme alla formazione di mareggiate”.

Cambiamenti climatici evidenti

I cambiamenti climatici nel mar Mediterraneo e nell’Atlantico che lambisce le coste europee soprattutto della Spagna, Portogallo e Francia sono già evidenti: aumentano mareggiate, tempeste, piccoli cicloni, e i venti diventano più potenti. A cambiare, in peggio, è anche la biodiversità marina. Il centro scientifico e tecnologico Azti, con sede nella provincia spagnola di Biscaglia, mette in guardia sui rischi del riscaldamento globale sulle acque. “Le specie provenienti dalle acque più fredde- spiegano dal centro di ricerca- si spostano più a nord e i pesci dei mari più freddi si avvicinino al Mar Cantabrico più caldo”.

La temperatura degli strati più superficiali del Mar Cantabrico, infatti, sta aumentando di circa 0,2 gradi ogni decennio. Guillem Chust, autore principale dello studio, spiega che il livello del mare da loro controllato cresce di 3,2 millimetri ogni anno. “Entro la fine del secolo l’aumento sarà tra i 50 e gli 80 centimetri”. Come conseguenza si prevedono inondazioni in alcune zone della costa in condizioni di maree primaverili e danni ai porti, alle banchine e alle passeggiate durante i temporali. Si stima, ad esempio, che gran parte delle spiagge andranno perdute. E non solo: i ricercatori di Azti hanno condotto uno studio su come la biodiversità dei mari europei stia cambiando, concludendo che negli ultimi anni l’Oceano Atlantico ha sperimentato una tropicalizzazione delle sue comunità, aumentando l’abbondanza di specie tipiche di più acque.

Giovanni Palmieri, a capo della Zarotti Spa, nota azienda di Parma, eccellente per i suoi i prodotti ittici conservati: acciughe, tonni, salmoni, conferma che “l’innalzamento delle temperature metterà a rischio l’ecosistema e di conseguenza sia il settore della pesca, ma anche quello agricolo, ne risentiranno. Il consumatore premia la qualità nutrizionale dei nostri prodotti, a partire dalle alici del mar Cantabrico”.

Il mare nel Dna aziendale e, quindi, la capacità di scegliere i prodotti migliori che arrivano da lì, per portarli sulla tavola dei consumatori. È questa la strategia che ha consentito a Zarotti Spa di Parma di raggiungere importanti obiettivi. A Parma il centro logistico di questa realtà che, nata nel Cilento, va a scegliere i prodotti del mare dove questi spiccano per qualità, in particolare “per qualità nutrizionale- spiega il ceo Giovanni Palmieri- l’aspetto che più premiano i consumatori”.

Così Zarotti l’anno scorso ha lavorato e commercializzato circa 300 tonnellate di alici fresche provenienti dall’area del mar Cantabrico, inconfondibili per essere spesse, robuste e di pezzatura maggiore. “L’Oceano Atlantico concede ai prodotti una bella corposità e le alici sono più polpose e più adatte per avviare la lavorazione dell’acciuga sotto sale” spiega il ceo Palmieri. Si chiude così un cerchio storico perché, se oggi le alici arrivano in Italia dalla costa settentrionale della Spagna per essere lavorate, “occorre ricordare che sono stati i siciliani a trasferirsi sulla coste spagnole e ad avviare, per primi, a fine Ottocento, la salatura delle acciughe”, spiega l’amministratore di Zarotti, una realtà che attualmente impiega duecento addetti. Acciughe innanzitutto, ma Zarotti produce anche tonno, sgombro, salmone, frutti di mare, trasformati in diverse linee di prodotto, che arrivano al consumatore soprattutto attraverso la grande distribuzione. L’azienda produce anche per private label, comprendendo le firme più importanti presenti nei maggiori supermercati.

La sostenibilità è “un caposaldo aziendale irrinunciabile”, pervade ogni aspetto dell’impresa, a partire dal rispetto per il mare. “La pesca delle alici avviene da marzo a ottobre, nelle notti senza luna”, esemplifica Palmieri, e “i pesci sono raccolti con reti a cerchio rispettose dei fondali marini”. Nel 2022 l’azienda ha ottenuto la Plastic free certification, perché per il packaging adopera solo carta, vetro e latta, totalmente riciclabili. Nel 2023 ha ottenuto il rinnovo di questa importante certificazione, raggiungendo il ‘grade C’. Zarotti è stata, inoltre, la prima azienda italiana nel settore alimentare ad aver scelto etichette Upm Raflatac e il loro materiale autoadesivo Ocean action label, etichette realizzate con scarti e rifiuti plastici abbandonati, rinvenuti entro 50 chilometri dalle coste e considerati ad alto impatto ambientale a causa del rischio di finire in mare. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –

Due auto in fiamme nella notte nel quartiere Europa, indagini in corso

Durante la decorsa notte, a Latina, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del NORM della Compagnia di Latina intervenivano in Via Austria e successivamente in Via Chiarello a seguito dell’incendio di due autovetture ivi parcheggiate.

Le fiamme che venivano domate dai Vigili del Fuoco, distruggevano completamente le due autovetture. Sono in corso attive indagini da parte del N.O.R.M. CC della Compagnia di Latina per risalire alle cause dell’incendio.

Rischia di annegare, Carabiniere si tuffa in mare e salva una donna

Nella giornata di oggi, giovedì 29 agosto 2024, alle ore 10.30 circa, a Fondi in Via Flacca, presso uno stabilimento balneare della zona, un appartenente all’Arma dei Carabinieri, Appuntato Scelto dei Carabinieri in servizio presso il Reparto Volo dell’Arma con sede a Pratica di Mare, libero dal servizio, mentre si trovava sulla battigia scorgeva in acqua, in evidente difficoltà, una donna che stava annegando.

La signora, tempestivamente soccorsa dal militare è stata portata a riva dal militare ove le sono state praticate alcune manovre per far rilasciare l’acqua che aveva ingerito. Personale del 118 intervenuto successivamente ha provveduto a trasportare la malcapitata presso l’Ospedale Fiorini di Terracina, in codice giallo, non in pericolo di vita. 

Terracina – Un viaggio nel mondo del Tango con Marco Lo Russo Rouge

Al tempio di Giove di Terracina, venerdì 30 agosto, Marco Lo Russo Rouge in fisarmonica sola si esibirà in “Tanghera profumo di tango: passione e sensuali atmosfere”. L’accesso all’area archeologica è previsto per le ore 20 e il costo d’entrata è di 10 euro.

Il Tango, arte della seduzione, stile di vita sotto forma di musica, danza e canzone è stato definito anche un sentimento ballato.

Luogo d’incontro e aggregazione collettiva per uomini venuti da ogni parte del Mondo, il genere musicale nato a Buenos Aires, risulta essere affermazione d’identità e rito di liberazione dalle angosce della vita.

Sensualità è la parola che descrive questo concerto per fisarmonica solista che è pensato per rendere merito a uno dei generi musicali divenuto patrimonio immateriale dell’umanità per l’UNESCO.

Tanghera desidera essere un viaggio attraverso il mondo del Tango. Celebri brani, del repertorio tanghero, e Tanghi originali dello stesso Marco Lo Russo, compongono il programma del recital per fisarmonica sola.

India, uccide la figlioletta per andare a vivere con il nuovo compagno: il corpicino in un trolley

India – Orrore nel Paese, dove una donna di 26 anni è stata arrestata dalla polizia nello Stato del Bihar, per aver ucciso la figlioletta di tre anni e averne occultato il cadavere in un trolley. La ragazza, secondo i media nazionali, ha confessato il delitto, spiegando anche il motivo che l’aveva spinta a commettere il terribile gesto. La giovane voleva essere libera di poter andare a vivere con il nuovo amante, il quale però non desiderava la piccola in casa, figlia avuta dalla 26enne in una precedente relazione.

La donna ha raccontato di aver premeditato l’omicidio dopo aver visto una puntata di Crime Patrol, un programma televisivo su crimini e delitti in onda sulla televisione indiana. La 26enne ha tagliato la gola della piccola con un coltello, poi ha nascosto il corpicino in una valigia e lo ha gettato in un cespuglio nei pressi di un quartiere residenziale. La polizia ha rinvenuto il trolley e, dopo aver fatto la macabra scoperta, ha avviato le indagini per rintracciare la madre assassina.

Le forze dell’ordine sono riuscite a risalire alla 26enne e si sono recati nell’abitazione che divideva con l’ex partner: lì hanno trovato tracce di sangue su pavimento, lavandino e terrazza. Dopo un giorno di ricerche gli investigatori hanno scovato la donna in un’abitazione insieme a un altro uomo, che alla polizia si è presentato come “il nuovo compagno”. Gli agenti hanno arrestato la 26enne, che ha subito confessato di aver avuto una lunga relazione extraconiugale e di aver deciso di lasciare il marito per poter vivere con il secondo uomo. Ora l’omicida si trova in carcere in attesa di processo.

Aggredisce e ferisce due Carabinieri, arrestato uno straniero

Nella giornata di mercoledì 28 agosto 2024, alle ore 13.15, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Latina sono intervenuti in Viale Nervi presso un esercizio commerciale su richiesta di una donna. I militari giunti sul posto si imbattevano in un gruppo di cittadini stranieri dei quali uno di essi, di nazionalità gambiana, inspiegabilmente inveiva nei loro confronti e nella fase di identificazione aggrediva gli stessi senza alcun motivo. Lo straniero, bloccato dai militari operanti anche con l’ausilio di altre pattuglie intervenute, è stato tratto in arresto per i reati di violenza, resistenza e lesioni a P.U.

Stamattina si è svolto il rito direttissimo al Tribunale di Latina, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto operato dai Carabinieri della Compagnia di Latina.

Impianto biogas a Borgo Carso, il presidio dell’associazione “Tuteliamo”

L’Associazione “tuteliAMO Borgo Carso”, nata con lo scopo di salvaguardare le condizioni dell’ambiente e migliorare l’utilizzazione delle risorse naturali della zona, è presente alla Festa della Madonna dei Campi di Borgo Carso per promuovere forme di partecipazione dei cittadini del borgo e delle zone limitrofe nelle decisioni inerenti il governo del territorio e dell’ambiente, orientate a principi di sostenibilità ambientale, responsabilità intergenerazionale e riduzione del consumo di suolo.

«La problematica principale, in questo momento, riguarda la costruzione di un nuovo impianto industriale in zona agricola, una centrale biogas-biometano tra le nostre case, i nostri giardini, tra coltivazioni di kiwi, frutteti, ulivi, ortaggi. Non siamo contrari per principio a questo tipo di impianti, se realmente accessori ad una azienda agricola, in modo che le biomasse siano a Km zero e non trasportate con mezzi inquinanti (trattori, camion, ecc.). Invece, a Casal delle Palme si vuole costruire un impianto a tutti gli effetti industriale (di 500 m3) in zona agricola che la popolazione ritiene insostenibile. La strada poderale (Strada Casal Delle Palme), dove transitano essenzialmente le 50 famiglie residenti, dovrebbe diventare il passaggio di automezzi pesanti, autocisterne a discapito della tranquillità di chi ha fatto la scelta di vivere in campagna». Dichiara così in un comunicato il presidente dell’Associazione, Sperandio Murato Livio.

«Sulla strada c’è anche il centro diurno per ragazzi con problemi di disabilità, riaperto dopo i lavori di ristrutturazione, gestito dalla Cooperativa OSA. Ringraziamo la Sindaca Matilde Celentano e tutta la Giunta del Comune di Latina per il sostegno ricevuto finora, a partire dall’atto di diniego, purtroppo annullato dal TAR del Lazio. Il Comune, come dichiarato a mezzo stampa lo scorso 10 agosto, ha deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato per difendere il territorio di Latina dall’ennesimo impianto non necessario per lo smaltimento di biomasse. Ricordiamo, infatti, che a solo 3 km dalla zona interessata dal nuovo progetto vi è l’impianto di Latina Scalo già in produzione (zona aeroporto). Nel Comune di Latina è già attivo un impianto a Borgo Santa Maria e sono programmati altri impianti nella zona industriale di Cisterna e di Pontinia». Conclude così nel comunicato Sperandio Murato Livio.

L’Associazione “tuteliAMO BORGO CARSO” ha attivato una petizione on line ed un presidio informativo nei giorni della Festa Madonna dei Campi a Borgo Carso che avrà il suo momento centrale nella processione motorizzata in onore della Madonna dei Campi del 31 agosto 2024 con partenza alle ore 20,00 dal piazzale della Chiesa.

Sabaudia – Tre giorni di festa per salutare l’estate

Sabaudia si accende. Tre giorni di pura festa, tre notti in cui l’estate si rifiuta di cedere il passo all’autunno. In un’epoca in cui le stagioni sembrano sparire e tutto è liquido, volatile, questa cittadina balneare offre un’ancora, un punto fermo. Il mare ancora caldo, la brezza che sussurra le ultime note di un’estate straordinaria, e le piazze che pulsano di vita, suoni, colori. Perché a Sabaudia l’estate non finisce mai: va in scena l’ultima danza del sole.

Questa sera, quando le ombre si allungheranno e il sole si tufferà nel Tirreno, il cuore pulsante della città – la piazza del Comune – si trasformerà in un’arena di emozioni. Alle 21, si apriranno le danze con il “Festivalbar’s Tribute”, un viaggio sonoro che ripercorrerà i successi degli ultimi trent’anni del celebre Festivalbar. Un omaggio nostalgico, ma anche un invito a non dimenticare, a rivivere le glorie di quei tempi in cui la musica italiana regnava sulle televisioni, nelle case, nelle automobili in corsa verso il mare.

Ma non è che l’inizio. Domani sera, la piazza si accenderà di nuovo, sempre alle 21, con i ritmi trascinanti de “I Fighissimi”. Ci saranno brani dance anni ’70 e ’80 che promettono di farci scatenare sotto le stelle, in una notte che sembra voler allontanare l’autunno a colpi di beat. Un’occasione per chi ha vissuto quegli anni di ritrovarsi e riconoscersi, e per chi non c’era di sognare un’epoca che brucia ancora nelle vene di chi ha imparato a ballare la vita.

E poi il 31, il gran finale. Sabato, alle 21, il sipario si aprirà su una serata che non lascerà nessuno indifferente. Il tributo a Renato Zero, icona inimitabile del panorama musicale italiano, chiamerà a raccolta tutti i ‘sorcini’. Sarà una celebrazione, una messa laica in cui ognuno canterà a squarciagola, sentendo il brivido di far parte di qualcosa di più grande, di una comunità. E ancora, una performance rock d’eccezione: un’arpa che urla il suo rock in un linguaggio che non abbiamo mai sentito, che ci sfiderà a riscoprire cosa davvero può essere la musica.

E non è finita. Non sarebbe una festa completa senza un tocco di magia: Raffaello Corti porterà la sua comicità incantata, una fuga nella dimensione dell’incredibile dove tutto può accadere. E prima del gran finale, prima che il cielo si riempia di luci e suoni con l’immancabile spettacolo piromusicale, salirà sul palco il mitico Gabriele Cirilli. La sua comicità, graffiante e autentica, offrirà l’ultimo sorriso prima del botto che annuncerà la fine. Ma non la fine dell’estate – no, quella non finisce mai a Sabaudia – ma un addio a questa stagione straordinaria che ha riportato il suo nome alla ribalta della cronaca nazionale per la straordinarietà degli eventi.

“Abbiamo voluto organizzare questi tre giorni per salutare l’estate, i turisti e tutti i cittadini di Sabaudia. L’abbiamo fatto curando ogni dettaglio e per accontentare tutti i gusti musicali. E come potrebbe essere altrimenti? Dopo un’estate che ha visto il ritorno dell’arena del mare, il concerto de Le Vibrazioni, la rassegna mediterranea con la partecipazione di ben tre ministri, l’ultima parola non poteva che essere detta col botto. Anzi, con una festa che suona come un grido di battaglia: l’estate non è finita. Non ancora. E a Sabaudia, forse, non finirà mai”.

Queste le parole del sindaco Alberto Mosca e del vice sindaco e assessore al turismo, Giovanni Secci.

Maltempo, in arrivo temporali e rovesci: allerta gialla da oggi pomeriggio

La Direzione emergenza, protezione civile e NUE 112 della Regione Lazio ha formalmente emesso un avviso di allerta gialla che entrerà in vigore a partire dal primo pomeriggio di oggi, 29 agosto 2024, e sarà valido per un intervallo di tempo compreso tra le successive 3 e 6 ore.

Secondo le previsioni meteorologiche, sul territorio laziale si prevedono condizioni atmosferiche instabili, con la possibilità di precipitazioni isolate. Queste potrebbero manifestarsi anche attraverso rovesci, accompagnati da brevi ma intensi temporali. Gli esperti invitano la popolazione a prestare attenzione alle variazioni meteorologiche e a rimanere informati sulle eventuali evoluzioni della situazione.