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Mozzarella di Bufala DOP, Terracina chiamata a schierarsi contro l’uso di latte congelato

Il Pd sollecita l’amministrazione comunale a sostenere la mobilitazione di sindaci, produttori e Coldiretti contro l’emendamento

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Dopo Pontinia, anche Terracina è chiamata a prendere posizione contro l’emendamento al Disegno di Legge in discussione in Parlamento che consentirebbe l’utilizzo di latte di bufala congelato o concentrato nella produzione di Mozzarella di Bufala a Denominazione di Origine Protetta.

Un provvedimento che, se approvato, rischierebbe di compromettere qualità, autenticità e tipicità di uno dei prodotti simbolo dell’agroalimentare italiano, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. La Mozzarella di Bufala DOP deve infatti la sua unicità all’uso esclusivo di latte fresco e genuino, frutto della filiera locale.

«La nostra città, che vanta una tradizione casearia di eccellenza e ospita aziende artigianali che lavorano il latte fresco, non può rimanere in silenzio – afferma Pierpaolo Chiumera, capogruppo Pd di Terracina –. È necessario che l’amministrazione comunale si unisca al documento unitario in preparazione a Pontinia per chiedere a Parlamento e Governo di rigettare l’emendamento».

Secondo Coldiretti, l’introduzione del latte congelato rappresenterebbe una forma di concorrenza sleale che andrebbe ad aggravare le difficoltà già esistenti nel settore bufalino laziale, alle prese con prezzi bassi e disdette dei contratti di conferimento. Inoltre, i dati mostrano un progressivo calo delle scorte di latte congelato – in Puglia -1,7 milioni di chili tra il 2024 e il 2025 – a dimostrazione che i consumatori non accettano prodotti di qualità inferiore.

«La Mozzarella di Bufala DOP – conclude Chiumera – è un vanto per il Lazio e per l’Italia. Va difesa senza compromessi, a tutela degli allevatori, dei produttori e dei consumatori».

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