Il Patto Tricolore – Polo Civico per la Libertà lancia l’allarme sull’ondata di episodi criminali che nelle ultime settimane sta scuotendo la città di Latina. Nel giro di pochi giorni si sono registrati fatti gravissimi: dall’esplosione di ordigni artigianali e bombe carta, fino al lancio di una molotov contro una pattuglia dei Carabinieri impegnata in un sopralluogo in una delle aree più difficili della città. “Si tratta di atti che rappresentano una sfida frontale allo Stato e alla sicurezza pubblica – sottolinea il movimento – e che stanno alimentando paura e insicurezza tra i cittadini, soprattutto nelle periferie e nei quartieri popolari già segnati dal degrado”. Per il Patto Tricolore non bastano più tavoli istituzionali e dichiarazioni di principio: servono misure immediate e incisive. Da qui la richiesta di istituire presidi fissi delle forze dell’ordine nelle zone considerate più a rischio: Palazzi Arlecchino, Gescal, Nicolosi, via Helsinki, viale Kennedy e i Palazzoni, oltre ad altre aree già monitorate dalle autorità.
Parallelamente, il movimento sollecita un piano straordinario di controllo del territorio, coordinato dalla Prefettura e sostenuto da tutte le forze di polizia, “per restituire ai cittadini il diritto alla sicurezza e riaffermare il rispetto della legge”. La sicurezza, secondo il Patto Tricolore, non può prescindere da una visione più ampia che includa interventi di prevenzione sociale e riqualificazione urbana. “Non ci può essere sicurezza senza mettere al centro la dignità delle periferie e delle famiglie oneste che le abitano”, evidenziano. Il movimento civico ribadisce la propria disponibilità a collaborare con istituzioni, associazioni e cittadini, chiedendo una reazione immediata allo stato di degrado e abbandono. “Lo Stato deve tornare a essere visibile, presente, autorevole”, conclude la nota.
