Il centro storico di Latina cambia volto e si riappropria di una funzione istituzionale importante. È stato presentato questa mattina, nel foyer del Teatro D’Annunzio, il progetto per il trasferimento dell’Archivio di Stato all’interno dell’edificio ex TETI, nell’ambito di un più ampio percorso di rigenerazione urbana.
Alla conferenza erano presenti il senatore Nicola Calandrini, il sindaco Matilde Celentano, il direttore generale Archivi del Ministero della Cultura, Antonio Tarasco, e la direttrice dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme.
Un simbolo di rinascita urbana
“Il ritorno dell’Archivio di Stato in centro – ha dichiarato il senatore Calandrini – rappresenta molto più di un intervento edilizio. È il simbolo di un cambio di paradigma, che rimette al centro la città, dopo decenni di progressivo svuotamento delle sue funzioni strategiche.”
Dal palco del rinnovato foyer del teatro – finalmente riaperto alla cittadinanza dopo anni di utilizzo limitato – Calandrini ha ripercorso la storia della “dispersione istituzionale” iniziata dagli anni ’70: “Scuole, uffici pubblici, sportelli, persino la Curia si sono allontanati dal centro. Una deriva che ha impoverito il tessuto economico e sociale della nostra comunità.”
Un progetto corale tra enti e istituzioni
Il senatore ha poi sottolineato il valore della sinergia tra Ministero della Cultura, Agenzia del Demanio e amministrazione comunale: “Insieme stiamo costruendo una visione nuova, dove il centro torna ad essere luogo di vita, cultura e servizi. Penso alla sede universitaria nell’ex Banca d’Italia, alla riapertura della biblioteca, alla Camera di Commercio e ora all’Archivio.”
La riorganizzazione delle funzioni urbane, secondo Calandrini, si inserisce in una strategia più ampia che include anche la pedonalizzazione permanente e interventi sulla mobilità dolce: “Le funzioni generano comunità. E dove torna la comunità, torna anche l’identità e la bellezza di una città.”
Un centro vivo, una città più forte
“Latina ha tutte le carte in regola per diventare un modello di sviluppo urbano sostenibile e centrato sulla persona. Come parlamentare del territorio – ha concluso Calandrini – continuerò a sostenere ogni progetto capace di valorizzare la città e le sue risorse dimenticate.”