È arrivata in libreria la terza raccolta di aforismi dello scrittore pontino Roberto Campagna, intitolata “Anche non far nulla costa fatica“. Pubblicata da Ensemble, l’opera segue le precedenti “Meglio povero che poveraccio” e “Di bugie campano tutti”, e contiene, come la seconda, duecento aforismi, contro i centottantacinque della prima.
L’aforisma, dal greco aphorismos, è un genere letterario che ha annoverato grandi maestri come Karl Krauss, Novalis e Giacomo Leopardi. È una forma di scrittura breve e incisiva, parente stretta della massima e della sentenza, che unisce forma e contenuto, saggezza popolare e riflessione filosofica.
Come sottolinea Gino Ruozzi nella nota introduttiva della seconda raccolta, “ragionare per aforismi richiede profondità e rapidità, uno sguardo acuto e insolito sulle cose della vita”. Le poche parole di un aforisma devono “racchiudere tanto, sia in termini di continuità e verifica dell’esperienza sia in fulmineità eloquente e riassuntiva”.
Campagna racconta che i suoi primi aforismi venivano annotati su “fogliettini o pezzi di carta” e solo dopo, spinto da amici, ha deciso di pubblicarli. Per le raccolte successive, invece, ha adottato un metodo più rigoroso, trascrivendoli in un taccuino e poi in un file, segno di una “predilezione stilistica e un metodo riflessivo che ha preso corpo”.
La nuova raccolta offre un campionario di pensieri che spaziano dalla vita quotidiana alle osservazioni più profonde. Eccone alcuni esempi:
- “La bellezza, si dice, non è tutto nella vita, ma resta sempre un bel vantaggio”.
- “Il peggior tradimento è quello che si fa a sé stessi, alle proprie idee”.
- “A settant’anni, è importante come stai, non come sei”.
- “La verità non si urla mai, si dice sempre a bassa voce”.
- “I pidocchi rifatti sono peggio dei vecchi pidocchioni”.
