Home Spettacoli e Cultura “E quindi uscimmo a riveder le stelle”: il primo weekend di archeologia...

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”: il primo weekend di archeologia e astronomia al Santuario di Monte Sant’Angelo

Il 18 e 19 luglio a Terracina, nell'area del Tempio di Giove Anxur, per scoprire le meraviglie dell'archeologia e del cielo

- Pubblicità -
- Pubblicità -

Un’esperienza unica nel suo genere attende i visitatori di Terracina il 18 e 19 luglio 2025 con “E quindi uscimmo a riveder le stelle“, il primo weekend che unisce archeologia e astronomia al Santuario di Monte Sant’Angelo, nell’area del celebre Tempio di Giove Anxur. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Città di Terracina in collaborazione con l’Associazione Torre delle Stelle di Aielli e con il patrocinio del Comune di Terracina, promette di offrire un’immersione affascinante tra storia antica e meraviglie celesti.

Un luogo magico per osservare il cielo

Quale luogo migliore, per osservare il cielo, di un antico Tempio a picco sul mare? Il Santuario di Monte Sant’Angelo, conosciuto come Tempio di Giove Anxur, offre una cornice straordinaria per questo evento archeo-astronomico. La posizione privilegiata del sito archeologico, che domina il golfo di Terracina, si trasforma in un osservatorio naturale perfetto per scoprire le meraviglie dell’universo.

Gli organizzatori hanno predisposto un’attrezzatura professionale per l’osservazione: due telescopi newtoniani e un telescopio solare permetteranno ai partecipanti di vivere un’immersione fantastica tra i corpi celesti, sia di notte che di giorno, alla scoperta di nebulose diffuse e delle inattese cromie del sole.

Il programma del weekend

L’evento si articola in due momenti distinti, pensati per offrire esperienze complete e complementari:

Venerdì 18 luglio – Serata sotto le stelle

La prima giornata inizia alle ore 19:30 con un format coinvolgente che combina cultura, gastronomia e scienza. Il programma prevede:

  • Apericena per accogliere i partecipanti in un’atmosfera conviviale
  • Visita guidata all’area archeologica per scoprire i segreti del Tempio di Giove Anxur
  • Osservazione dei corpi celesti con i telescopi professionali, guidati dagli esperti astronomi

Sabato 19 luglio – Mattinata di scoperte

La seconda giornata, con inizio alle ore 10:00, si concentra sull’osservazione diurna e l’approfondimento archeologico:

  • Percorso archeologico dettagliato tra i resti del santuario
  • Osservazione del sole attraverso il telescopio solare per scoprire le cromie e i fenomeni della nostra stella

La collaborazione con Torre delle Stelle di Aielli

Il progetto vede la prestigiosa collaborazione dell’Associazione Torre delle Stelle di Aielli, realtà consolidata nel campo della divulgazione astronomica. Gli astronomi dell’associazione guideranno i partecipanti nella scoperta del cielo, offrendo spiegazioni scientifiche accessibili a tutti e condividendo la passione per l’osservazione celeste.

Un ponte tra passato e futuro

L’iniziativa “E quindi uscimmo a riveder le stelle” rappresenta un esperimento innovativo che coniuga la valorizzazione del patrimonio archeologico con la divulgazione scientifica. Il Tempio di Giove Anxur, testimonianza dell’antica grandezza romana, diventa così il palcoscenico per osservare le stesse stelle che hanno ispirato poeti e filosofi dell’antichità.

La Fondazione Città di Terracina conferma ancora una volta il suo impegno nella promozione culturale del territorio, creando eventi originali che attraggono visitatori e residenti verso una nuova forma di turismo esperienziale.

Un’esperienza per tutti

Il weekend archeo-astronomico si rivolge a un pubblico ampio: famiglie, appassionati di storia, curiosi del cielo e turisti alla ricerca di esperienze autentiche. La combinazione tra la suggestione del sito archeologico, la bellezza del panorama marino e la magia dell’osservazione celeste promette di creare ricordi indimenticabili.

L’evento rappresenta inoltre un’occasione per scoprire o riscoprire uno dei siti archeologici più affascinanti del Lazio, valorizzandolo attraverso una prospettiva inedita che unisce terra e cielo in un dialogo millenario.

- Pubblicità -
Exit mobile version