Home Cronaca Cooperativa Karibu e Consorzio Aid, la Procura di Latina apre un fascicolo

Cooperativa Karibu e Consorzio Aid, la Procura di Latina apre un fascicolo

L'onorevole Massimo Ruspandini annuncia che: "Fratelli di Italia intende alzare l’attenzione su ogni forma di sfruttamento e violazione dei diritti sui luoghi di lavoro"

La sede della Procura della Repubblica di Latina
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Il Procuratore della Repubblica di Latina, Giuseppe De Falco, ha ufficializzato ieri che sul caso della cooperativa Karibù e del consorzio Aid sono in corso accertamenti da parte degli investigatori della Guardia di Finanza. Anche il tribunale di Latina, quindi, vuole vederci chiaro su quanto è accaduto tra le due realtà associative che si occupano dell’assistenza ai migranti. Diversi gli episodi che hanno portato a questo provvedimento. Dapprima la vertenza per la mancata corresponsione degli stipendi a soci lavoratori della cooperativa Karibù, che risale all’estate scorsa; era stati sedici dipendenti della cooperativa a rivolgersi al sindacato Uiltucs; alcuni di loro erano senza stipendio da undici mesi.

L’intervento del sindacato aveva portato i responsabili della cooperativa, insieme a quelli del Consorzio Aid, presso l’Ispettorato del Lavoro, dove si era quasi giunti ad una soluzione della vicenda, poi saltata. Incontri che, però, avevano messo in chiaro la mole di denaro non corrisposto ai dipendenti, che si aggira sui trecentomila euro.

Il secondo fatto riguarda il ritrovamento, a Sezze, dove la Karibù ha una sede, di alcuni sacchi contenenti documenti vari, tutt’ora all’esame delle forze dell’ordine. L’ultimo episodio riguarda quelli che potremmo definire ‘suggerimenti’, documentati da chat e messaggi, fatti ai lavoratori, che dovevano trovare persone compiacenti in grado di fatturare alla cooperativa e al consorzio in modo da consentire a questi ultimi di pagare i lavoratori attraverso l’illecito giro di fatture e prestazioni inesistenti.

L’intervento dell’onorevole Ruspandini

Sulla faccenda è intervenuto anche il Governo, come dice il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini: “Bene la decisione del ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, che ha disposto un’ispezione sui presunti casi di sfruttamento ed irregolarità denunciati negli ultimi giorni dagli organi di informazione sulle due cooperative, Karibu e Consorzio Aid, legate ai familiari del parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Aboubakar Soumahoro. Fratelli di Italia intende alzare l’attenzione su ogni forma di sfruttamento e violazione dei diritti sui luoghi di lavoro. Andremo avanti per accertare la verità”.

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