Home Attualità Città senza sport, le associazioni di Aprilia scrivono al Governo

Città senza sport, le associazioni di Aprilia scrivono al Governo

La richiesta ai massimi vertici nazionali di intervenire affinchè venga rispettata la legge emanata dallo stesso Governo

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Il Comitato per l’emergenza Sport di Aprilia, che rappresenta 11 associazioni e oltre 1000 atleti scrive ora ai Ministri dell’Interno e dello Sport. Le ASD hanno evidenziato che la legge 5 agosto 2022 n. 118  così come mod.ta dalla legge di conversione 166/2024 dispone che al fine di consentire l’ordinata procedura di affidamento, continuano ad avere efficacia fino al 30 settembre 2027 le concessioni demaniali gestite dalle società ed associazioni sportive iscritte al RASD e dunque, in attesa che il Comune di Aprilia concluda le procedure del già avviato bando, al quale nessuno vuole sfuggire, hanno chiesto al Governo, che ha nominato questo commissariamento, di intervenire affinchè venga rispettata la legge emanata dallo stesso Governo. Abbiamo inviato al Comune anche le prove dei pagamenti dei canoni degli anni precedenti, perché qualcuno ha fatto girare la voce che le ASD erano morose, nulla di più falso. Non riusciamo a capire il motivo che spinge questa Amministrazione a chiudere lo Sport ad Aprilia, 1000 atleti, giovani e giovanissimi,  rimasti senza un luogo per allenarsi e prepararsi alle gare o solo per fare del sano movimento.

Noi abbiamo scritto al Comune più volte spiegando le nostre ragioni, inviando il dettame della legge, trasmettendo la delibera di Roma Capitale che ha fatto la proroga in attesa dei bandi, ma nessuno ci risponde per darci una logica spiegazione, questa omertà e questo silenzio ferisce ancora di più la nostra città. In una città, come Aprilia, nella quale si legge quasi ogni giorno di spari, spaccio di droga o bombe carte, appare davvero assurdo che l’Amministrazione Comunale impedisca e contrasti invece le ASD che sul territorio promuovono attività inclusive sportive e sociali, notoriamente contrarie ai fenomeni corrosivi della società. I nostri ragazzi sono sconcertati e delusi, non possiamo nascondergli le cose ed il messaggio che sta passando, nostro malgrado, è che il Comune, in ritardo con il bando, gli ha chiuso le palestre senza spiegazioni ed è difficile replicargli quando ci dicono che  uno Stato che non rispetta la legge, omertoso, che sembra faccia dispetti, si comporta quasi o peggio di ciò che sarebbe venuto a combattere. Se ci obbligano a fare la manifestazione, che comunque stiamo preparando, passerà proprio questo messaggio, ma non sarà colpa nostra.

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