Home Attualità Bonifica all’Ex Svar, la soddisfazione del Comitato RAPP

Bonifica all’Ex Svar, la soddisfazione del Comitato RAPP

"Si spera, quindi, che già durante il primo intervento si pongano in essere accorgimenti quali l'aumento dell'illuminazione del sito"

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“In qualità di referente del Comitato civico RAPP (vie Romagnoli, Adige, Piave e Po) non posso che esprimere apprezzamento per la decisione assunta dall’amministrazione Celentano di voler eseguire, entro fine anno, un primo intervento di bonifica dell’area SVAR che, per il momento, comprenderà: il taglio della vegetazione incolta, la disinfestazione e la rimozione dei cumuli di rifiuti, nonché la rimozione dei rifugi di fortuna realizzati e occupati abusivamente”.

Lo dichiara Gianluca Bono, referente del Comitato civico RAPP.

“Una decisione ragionevole assunta, verosimilmente, anche grazie alla sollecitazione impartita dal Comitato mediante la petizione popolare formalizzata dal RAPP, sottoscritta da centinaia di cittadini e tesa proprio a chiedere un intervento urgente di bonifica dell’ex sito industriale.

Al riguardo, il Comitato auspica che la seconda fase di bonifica, quella più importante, ovvero indirizzata all’abbattimento di tutti i manufatti ex industriali presenti nel sito e alla recinzione del relativo perimetro, si realizzi in tempi ragionevoli e comunque non oltre i 6/12 messi. Quanto precede al fine di evitare che l’area, una volta ripulita, torni a garantire il perfetto riparo per attività illecite e, in particolare, lo spaccio e l’assunzione di sostanze psicotrope che, di massima, sono accompagnate da forme di prostituzione per l’acquisto delle dosi.

Si spera, quindi, che già durante il primo intervento si pongano in essere accorgimenti quali l’aumento dell’illuminazione del sito e, magari, l’apposizione di webcam collegate alle Forze di Polizia che, a fronte di un modesto impegno economico, fungerebbero da deterrente ad una nuova occupazione dell’area.

Il Comitato RAPP è consapevole che una riqualificazione completa dell’area, ora proprietà del Comune poiché espropriata a titolo oneroso, non potrà avvenire fin quando non sarà realizzato il piano di urbanizzazione di zona che prevede lo sviluppo di edilizia residenziale pubblica”.

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