Sono 12 i nuovi casi di infezione da West Nile Virus confermati nel Lazio, secondo quanto comunicato oggi dal laboratorio di Virologia dello Spallanzani, centro di riferimento nazionale. Undici pazienti presentano sintomi febbrili e sono attualmente monitorati a domicilio, mentre uno è stato colpito da sindrome neurologica, la complicanza più grave dell’infezione.
I contagi più recenti sono stati registrati nella provincia di Latina, in particolare nei comuni di Latina, Cisterna, Pontinia, Priverno, Sabaudia e Santi Cosma e Damiano.
West Nile nel Lazio: i numeri aggiornati
Con gli ultimi casi, salgono a 58 i contagi confermati da West Nile nel 2025 nel Lazio. La suddivisione per area è la seguente:
- 54 casi presi in carico dalla Asl di Latina
- 2 casi seguiti dalla Asl Roma 6
- 1 caso dalla Asl di Frosinone
- 1 caso fuori regione, con probabile esposizione nel territorio di Caserta
La situazione clinica dei pazienti:
- 16 ricoverati in reparti ordinari
- 3 in terapia intensiva
- 30 in isolamento domiciliare
- 6 già dimessi
- 3 i decessi registrati
Il commento del Seresmi: sorveglianza efficace grazie ai medici di base
A commentare i dati è Francesco Vairo, direttore del Servizio Regionale per l’Epidemiologia e la Sorveglianza delle Malattie Infettive (Seresmi) dello Spallanzani:
“L’aumento dei casi evidenzia l’efficacia della rete di sorveglianza regionale e della sensibilizzazione avviata tra i medici, in particolare i medici di medicina generale. Il sistema consente di individuare precocemente i pazienti a rischio di complicanze neurologiche e di intervenire sul territorio con misure mirate contro i vettori”.