L’assessore allo Sport della Regione Lazio Elena Palazzo esprime soddisfazione per il passaggio del Giro d’Italia nel sud del Lazio con la storica partenza di tappa da Formia. La soddisfazione è duplice, oltre al ruolo istituzionale la Palazzo è originaria di quelle zone, e precisamente di Itri.
Il 15 maggio, infatti, come reso noto dall’organizzazione della Corsa, la Carovana Rosa, in occasione della settimana tappa del Giro d’Italia 2026, prenderà il via da Formia e si snoderà tra Itri, Fondi, Sperlonga, Gaeta, ripasserà da Formia, toccare Minturno e Spigno e poi andare verso il cassinate per dirigersi in Abruzzo dove affronterà le salite di Roccaraso e quella più attesa del Blockhaus.
“Una notizia bellissima, che premia un territorio ricco di storia, bellezze naturali e tradizioni sportive, e che avrà un ruolo di assoluto rilievo nella competizione ciclistica più iconica, di rilievo internazionale” ha spiegato l’assessore Palazzo che poi ha ribadito una vicinanza a questi centri. “Il 15 maggio sarà una festa per tutta la nostra comunità e un’occasione unica per mostrare al mondo la bellezza e la forza del territorio pontino.”
Riguardo la scelta dell’edizione 109 del Giro d’Italia l’assessore Palazzo ricorda come: “Siamo di fronte a una delle tappe più attese e impegnative dell’intero Giro: 246 chilometri, la frazione più lunga dell’edizione 2026, la prima con arrivo in salita e un finale di grande fascino sulla vetta del Blockhaus”. Il riferimento diretto alla “vetrina” del grande evento sportivo è d’obbligo, anche se va ricordato che, al di là della grande opportunità per le zone del sud del Lazio, la storia del ciclismo ricorda più gli arrivi che le partenze di tappa e non solo per l’evento sportivo in se, ma anche per la copertura mediatica. È altrettanto vero che il territorio avrà comunque da guadagnarci perché la festa del Giro d’Italia è non solo qualcosa di bello, ma anche un passaggio che nel sud pontino mancava da troppi anni (fatto eccezione del fugace attraversamento del territorio di Minturno dell’edizione 2024 nella tappa che finiva a Napoli).
Quel che molti sperano – ma quando si parla di Giro d’Italia e di arrivi di frazione si parla ahinoi anche di investimenti economici – è che il passaggio del 2026 sia l’antipasto di qualcosa di affascinante, perché no, magari di una tappa tutta pontina che vede anche le salite iconiche della zona fatte vedere e celebrare sulla TV nazionale, tra tutte il ritorno di passo San Nicola nei pressi del Santuario della Madonna della Civita tra Itri e Campodimele e la “Salita di Pantani” che si imbocca da Fondi, in zona Querce, per giungere fino sulla cima Crocette.
