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“Raccontiamo un’altra storia. Agropontino, testimonianze d’inclusione e crescita”: anteprima nazionale a Pontinia per il docufilm

La proiezione, alla quale ha assistito una folta platea, è stata arricchita da un dibattito istituzionale a più voci

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È stato presentato all’Auditorium BCC Roma di Pontinia, in anteprima nazionale, il docufilm “Raccontiamo un’altra storia. Agropontino, testimonianze d’inclusione e crescita”. L’iniziativa, promossa dal Consorzio Agroalimentare Pontino – formato da 24 cooperative del settore – ha messo al centro il tema dell’integrazione e della convivenza nel territorio agropontino, offrendo una lettura concreta e documentata delle esperienze positive maturate negli ultimi anni.

Presenti alla proiezione, oltre al Presidente del Consorzio Maurizio Manfrin, anche il Vicepresidente di Confcooperative Nazionale Marco Marcocci, l’Assessore regionale al Bilancio, Agricoltura e Sovranità Alimentare, Giancarlo Righini e il Presidente della BCC di Roma, Maurizio Longhi

Il docufilm – della durata di trenta minuti, prodotto dal Consorzio Agroalimentare Pontino, con il sostegno della Federazione Lazio Umbria e Sardegna delle BCC e di Fondo Sviluppo – ha presentato storie reali e testimonianze dirette che mostrano come, attraverso il lavoro, la scuola e la vita quotidiana, siano nate dinamiche di collaborazione tra famiglie e comunità di origini diverse. Un racconto che evidenzia come l’Agropontino sia divenuto, nei fatti, un contesto in cui la diversità ha generato percorsi di crescita condivisa. E la conferma è giunta dalla numerosa presenza all’evento di rappresentanti istituzionali ed economici del territorio.

Un dibattito a più voci

A contorno della proiezione, hanno offerto numerosi spunti di riflessione, da osservatori differenti, i relatori che hanno arricchito l’iniziativa del Consorzio Agroalimentare Pontino, aperta proprio dalle parole del Presidente Manfrin: «Siamo prima di tutto cittadini di un territorio che ha fatto della convivenza tra culture un proprio punto di forza e che merita di essere raccontato per le sue eccellenze, non solo per le criticità. Una narrazione che insiste solo sugli episodi negativi rischia di non rendere giustizia al lavoro quotidiano di tante realtà agricole serie e trasparenti. Esiste una rete virtuosa fatta di imprese corrette, lavoratori integrati e storie positive che non vanno ignorate. Dobbiamo isolare le irregolarità senza penalizzare un settore che investe, si forma, rispetta regole severe e contribuisce all’economia nazionale. Il Consorzio continuerà a promuovere un modello fondato su etica, legalità, inclusione e dialogo con le istituzioni per valorizzare il nostro territorio e tutelare la sua immagine».

Marco Marcocci, Vicepresidente Confcooperative nazionale, ha sottolineato il ruolo della cooperazione: «La cooperazione è il canale ideale per integrare le lavoratrici e i lavoratori stranieri sul nostro territorio, valorizzandone le peculiarità nel rispetto delle differenze. Questa è la cooperazione che vogliamo rappresentare. Da sempre siamo impegnati nel contrastare le cooperative spurie che con il loro agire non calpestano solo i diritti e le fragilità di operai in condizioni di fragilità, ma infangano la reputazione di tutte quelle cooperatrici e tutti quei cooperatori che ogni giorno lottano per garantire servizi di qualità nel rispetto della legge. Un messaggio che, come categoria, abbiamo il dovere di ribadire a gran voce oggi più che mai, in questo 2025 proclamato dalla Nazioni Unite Anno Internazionale delle Cooperative».

Il Presidente di BCC Roma, Maurizio Longhi, nel ricordare l’impegno dell’istituto di Credito verso il territorio, ha sottolineato come «tutti gli attori economici e bancari, le Cooperative in qualità di datori di lavoro e le Comunità italiane ed extracomunitarie che vivono il territorio, hanno il dovere di mettere in atto quelle azioni che rendano davvero possibile “raccontare un’altra storia”, che facciano sì che, gli esempi di integrazione e di vita rappresentate nel documentario, diventino la regola e non l’eccezione».

Le conclusioni sono state affidate a Giancarlo Righini, Assessore della Regione Lazio con delega a Bilancio, Agricoltura e Sovranità alimentare, Parchi e Foreste, che ha evidenziato: «L’esperienza del Consorzio Agroalimentare Pontino mostra come il nostro territorio sappia valorizzare eccellenze produttive e sociali. Raccontare realtà positive di integrazione significa riconoscere l’impegno di imprese che hanno scelto legalità e rispetto delle persone come basi del proprio sviluppo. La Regione Lazio continuerà a sostenere modelli fondati su qualità, formazione e inclusione, anche attraverso premi per le aziende virtuose. In questo contesto i dati diffusi nei giorni scorsi dall’INPS confermano che il Lazio è oggi tra le regioni trainanti dell’occupazione agricola: nel 2024 gli operai agricoli dipendenti sono aumentati del 7,6% rispetto al 2023. Una crescita che riflette proprio il lavoro fatto per far emergere l’irregolarità e contrastare il caporalato, con interventi mirati e un monitoraggio costante a sostegno delle imprese e dei lavoratori».

La proiezione di “Raccontiamo un’altra storia” ha offerto così un’occasione di confronto e approfondimento, mettendo in evidenza le buone pratiche che operano ogni giorno nel territorio pontino e che contribuiscono, con concretezza, alla qualità della vita della comunità locale.

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