Home Politica Piano di bonifica dell’Ex Mistral, piovono critiche sul piano del sindaco

Piano di bonifica dell’Ex Mistral, piovono critiche sul piano del sindaco

In una nota Insieme per Sermoneta, Cittadinanza Attiva e Sermoneta Protagonista sono contrari alle azioni messe in campo del sindaco

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La Bonifica del sito deve essere fatta prima della approvazione della variante urbanistica. Il “maggior valore conseguente alla variazione urbanistica dell’area”(da industriale ad abitazioni e commerciale) deve produrre un “Contributo Straordinario pari al 50% “che va al comune per realizzare Opere Pubbliche”. “La convenzione va cambiata per rispettare la legge e il principio della pubblica utilità”

Questo dicono:

  • Le “raccomandazioni” della Regione Lazio nel Parere G13210/2023;
  • La Legge Regionale n. 7 del 2017;
  • L’articolo16 del DPR 380/2001, applicato, nel Lazio, per casi simili dai comuni di Roma e Fiano Romano.

Nella Convenzione approvata dal Consiglio Comunale (Delibera 48/2021):

  • La “Bonifica del sito” è prevista all’articolo 19 della Convenzione e nel Cronoprogramma ma solo “ come primo intervento dopo il rilascio del Permesso di costruire;
  • Per il Contributo Straordinario: è citato ma non è indicata nessuna stima tra il valore di acquisto e quello dopo la modifica della destinazione urbanistica, né l’importo destinato al comune e nemmeno le “Opere Pubbliche” che verranno realizzate con questo importo straordinario.

Per quanto riguarda il “maggior valore” di cui godrà il Proponente e il Contributo Straordinario: l’area passerà dai circa 800 mila euro dell’Asta di aggiudicazione ai circa 8 milioni dopo gli oltre 50 mila metri cubici previsti dalla Variante.

Quindi è del tutto evidente che, senza questa previsione, l’unico interesse che verrà realizzato sarà quello del Privato, non la “Pubblica Utilità, l’Interesse Pubblico”, come dicono le “raccomandazioni”  e le Leggi sopra richiamate.

Il sindaco di Sermoneta, in un suo recente comunicato, cita (erroneamente) l’articolo 19 della Convenzione per la Bonifica dell’area, e annuncia la previsione di un Centro Polivalente e un Auditorium (anche qui in maniera erronea e fuorviante).

Perché? Perché né nella Convenzione né il Cronoprogramma, e nemmeno il Piano delle Opere Pubbliche, riportano il “Contribuito dovuto” e le Opere da realizzare. Queste ultime sono indicate “unicamente come realizzabili”, nell’area ceduta alla Amm.ne Comunale per “ soddisfare gli indici urbanistici (come scritto negli Atti).

Quindi: il Consigliere Agostini ha ragione ha porre con forza il problema della tutela dell’interesse pubblico e per questo, dopo l’Ordine del Giorno del 15 Marzo, presenterà una  apposita Mozione.

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