Prende forma il percorso di riforma della normativa regionale sui nuclei di sviluppo industriali del Lazio. Ieri si è svolta presso il Consiglio regionale l’audizione sulla proposta di Legge n. 203 del 22 aprile 2025, che prevede modifiche alla Legge regionale 29 maggio 1997, n. 13 sui “Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale”.
L’iniziativa, coordinata da Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio e esponente di Fratelli d’Italia, ha visto la partecipazione di rappresentanti di primo piano del tessuto produttivo laziale.
Al tavolo tecnico hanno preso parte Giampiero Dolce e Claudio Ferracci per il Consorzio Industriale del Lazio, Guido D’Amico, presidente di Confimprese Italia, e Matteo Orlandi per Unindustria. Un confronto che si inserisce nella strategia di coinvolgimento delle parti sociali per arrivare a un testo normativo il più possibile condiviso.
“La proposta è ancora in una fase preliminare”, ha sottolineato Tiero. “È importante raccogliere il contributo delle parti sociali e produttive per un testo il più possibile condiviso e rispondente alle esigenze dei territori”.
Gli obiettivi della riforma puntano alla semplificazione delle procedure amministrative, al miglioramento dell’efficienza operativa dei consorzi industriali e alla creazione di condizioni più favorevoli per attrarre nuovi investimenti nelle aree produttive regionali.
I rappresentanti delle associazioni di categoria e del Consorzio hanno manifestato disponibilità a collaborare attivamente con la Commissione, presentando valutazioni e osservazioni costruttive sulla proposta di legge.
Il prossimo passo del percorso legislativo prevede la raccolta degli emendamenti e dei subemendamenti, propedeutica a un’analisi più approfondita del testo che porterà alla successiva approvazione finale.
La riforma si colloca nel più ampio quadro delle politiche di sviluppo economico della Regione Lazio, con l’obiettivo di rendere più competitivo il sistema produttivo regionale e facilitare l’insediamento di nuove attività imprenditoriali nei distretti industriali.