Sta ricevendo recensioni entusiastiche il docufilm sulla vita di Tom Ballard, soprattutto nel Regno Unito, dal titolo ‘L’ultima vetta‘. Un’opera che racconta la vita e le gesta del 30enne alpinista, scomparso insieme a Daniele Nardi mentre tentavano di salire sulla cosiddetta montagna assassina, il Nanga Parbat, in Pakistan, nel febbraio 2019.
Il film, da poco uscito nelle sale anche in Italia, racconta Tom, detentore di vari primati, e della sua famiglia, compresa la madre, Alison Hargreave, che 25 anni prima di lui era morta durante una spedizioni sul K2.
‘L’ultima vetta’ segue la sorella di Tom, Kate, mentre si reca sul Nanga Parbat per dire addio al fratello.
Come si legge sul sito della casa cinematografica Mescalito Film: “Con un mix di riprese familiari effettuate nel corso di 25 anni e degli straordinari filmati realizzati da Tom fino a pochi giorni prima della morte, questo documentario racconta la storia incredibile ed emozionante di una famiglia che, mossa dalla passione per l’alpinismo, ha dedicato e, nel caso di Alison e Tom, sacrificato la propria vita per scalare le vette ghiacciate più alte del pianeta”.
Un documentario nel quale una parte importante ricopre anche l’alpinista di Sezze Daniele Nardi. La figura di Daniele, però, non ne esce affatto bene. Proprio Kate, durante il racconto, parlando di Tom, sottolinea come: “Ho paura che l’altro (Daniele Nardi, n.d.r.) l’abbia manipolato”. Riferendosi ovviamente alla scalata verso lo sperone Mummary che è costata la vita ai due alpinisti.
Una posizione legittima, quanto discutibile. Cosa sia successo in quel mese di Febbraio del 2019 tra Tom e Daniele possono saperlo soltanto loro; e la verità resterà sepolta sotto la neve del terribile sperone Mummary probabilmente per l’eternità.