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Morbillo, focolai in tutto il mondo: raccomandata verifica dello status vaccinale prima di fare viaggi internazionali

In Italia segnalati tre casi di complicanze con encefalite, rispettivamente in due adulti e in un preadolescente, tutti non vaccinati

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Dall’inizio dell’anno sono stati notificati al sistema di sorveglianza 391 casi di morbillo, di cui 52 nel mese di giugno, in calo rispetto ai 71 di maggio. I numeri sono contenuti nell’ultimo bollettino pubblicato. Focolai di morbillo, ricordano gli esperti dell’Iss, sono in corso in tutto il mondo ed è quindi raccomandata una verifica del proprio status vaccinale prima di fare viaggi internazionali.

Dall’inizio dell’anno al 30 giugno sono stati notificati 391 casi di morbillo, di cui 32 (8,2%) sono casi importati e 23 casi correlati a casi importati. Nel mese di giugno 2025, 11 Regioni hanno segnalato 52 casi, di cui 33 (63.5%) da sole tre Regioni (Lombardia, Lazio e Calabria). L’età mediana dei casi segnalati è pari a 31 anni (range: 0 – 71 anni). Il 48,8% ha un’età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 26,8% ha 40 anni o più. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (67,6 casi per milione). Sono stati segnalati 19 casi in bambini sotto l’anno di età (incidenza 51,0 casi per milione).

Per quanto riguarda lo status vaccinale, 320 casi (86,5%) si sono verificati in non vaccinati al momento del contagio, 36 (9,7%) in vaccinati con una sola dose, 12 casi in vaccinati con due dosi. Per i rimanenti due casi vaccinati (0,5%), non è noto il numero di dosi ricevute. Circa un terzo dei casi ha riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi e polmonite. Altre complicanze segnalate includono casi di
cheratocongiuntivite, diarrea, insufficienza respiratoria, stomatite, trombocitopenia, laringotracheobronchite, otite, e convulsioni. Sono stati segnalati tre casi di encefalite, rispettivamente in due adulti e in un preadolescente, tutti non vaccinati. Per il 53,5% dei casi viene riportato un ricovero ospedaliero per morbillo, e per un ulteriore 14,1% una visita in Pronto Soccorso.

“Vaccino unica difesa”

“Il contesto principale di trasmissione nei primi sei mesi del 2025 è stato quello familiare, seguito da ambienti sanitari e ospedalieri – sottolineano gli autori -. Circa il 20% dei casi segnalati nello stesso periodo è stato associato a viaggi internazionali. Attualmente, focolai di morbillo sono in corso in tutte le regioni del mondo. Si ricorda che il virus del morbillo è estremamente contagioso: può rimanere nell’aria e sulle superfici fino a due ore, e una persona infetta può trasmettere il virus già quattro giorni prima della comparsa dell’esantema. La vaccinazione rappresenta l’unico strumento efficace per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze. Oltre a rafforzare la vaccinazione pediatrica di routine, è fondamentale recuperare la copertura tra adolescenti e adulti e assicurarsi che anche gli operatori sanitari suscettibili siano vaccinati, per tutelare sé stessi e i pazienti più fragili. Infine, si raccomanda di verificare il proprio stato vaccinale prima di effettuare viaggi internazionali”. – Fonte ISS.

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