Home Politica Marcheselli nuovo capo di gabinetto, i sindacati scrivono al sindaco Celentano

Marcheselli nuovo capo di gabinetto, i sindacati scrivono al sindaco Celentano

"A rimetterci, dunque, non sono solo i funzionari comunali, ma soprattutto i cittadini, che si ritroveranno con servizi organizzati peggio"

- Pubblicità -
- Pubblicità -

La Funzione Pubblica CGIL di Frosinone e Latina ritiene doveroso informare i cittadini di Latina su un atto che l’attuale Amministrazione comunale – Sindaca e Assessori – ha adottato nel mese di agosto e che avrà inevitabili ricadute sull’organizzazione dei servizi pubblici.

Parliamo della Deliberazione di Giunta n. 222 del 7 agosto 2025, avente ad oggetto la “Graduazione incarichi di elevata qualificazione di direzione di struttura (DS) e individuazione incarichi di elevata qualificazione di alta professionalità”.

Dietro la formula burocratica si nasconde un fatto molto semplice: la Giunta Celentano ha deciso le modalità di distribuzione di oltre 300.000 euro di somme (denaro pubblico ovviamente) per compensare i funzionari che andranno a ricoprire le cosiddette “posizioni di Elevata Qualificazione”.

Una pesatura… agostana

Il Regolamento prevede ben 17 criteri di valutazione (numero di dipendenti, consistenza delle risorse finanziarie, livello di autonomia, ricaduta su altri servizi, ecc.).

Considerando che le posizioni da graduare erano 42, i nostri amministratori hanno dovuto cimentarsi con ben 714 misurazioni.

Uno sforzo titanico, compiuto sotto il sole cocente di agosto.

Non stupisce allora che la tabella di pesatura sia infarcita di errori: numeri di dipendenti che non corrispondono, risorse finanziarie calcolate male, attribuzioni incoerenti.

Gli errori si correggono, è vero.

Ma qui il punto non è solo matematico: il vero problema sta nelle scelte politiche.

È naturale che il Sindaco, eletto dai cittadini, eserciti la propria discrezionalità nell’organizzare la macchina amministrativa, ma la Costituzione, art. 97, ci ricorda che ciò deve avvenire perseguendo il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.

Ebbene, leggendo la Delibera 222/2025 lascia ampi margini di dubbio sull’adeguatezza delle scelte operate.

I servizi con maggiore peso producono indennità da € 10.950 mentre i servizi con minore peso si fermano a € 5.500: somme che mortificano i funzionari comunali.

In cima alla classifica, troviamo ad esempio:

1)           € 10.950: Servizio Supporto al Direttore Generale-Controllo strategico e di gestione (€ 10.950,00): è evidente che la delicata funzione di supporto al direttore generale abbinata al controllo strategico di gestione meritino la massima considerazione nella organizzazione della macchina comunale;

2)           € 10.950: Servizio Cultura: come non concordare che, ben prima dell’Urbanistica, dei Lavori Pubblici, della Ragioneria, dei Servizi sociali etc., non si debba valorizzare la Cultura al Comune di Latina?

È un chiaro segno di attenzione alla cultura intesa in senso più elevato del termine e attendiamo con fiducia la selezione che presumibilmente vedrà la partecipazione massiccia dei funzionari comunali intenzionati a ricoprire tale elevata posizione.

L’istituto delle “Elevate qualificazioni” nasce per motivare e trattenere i funzionari più volenterosi e competenti, premiando chi si assume responsabilità complesse.

Era lo stesso Direttore Generale a riconoscere che senza adeguati incentivi il Comune rischia la fuga di professionalità verso altre amministrazioni.

Ebbene, con le scelte fatte, non solo non si trattiene nessuno, ma si mortificano le professionalità interne vanificando completamente la sua ratio.

A rimetterci, dunque, non sono solo i funzionari comunali, ma soprattutto i cittadini, che si ritroveranno con servizi organizzati peggio e con risorse pubbliche distribuite in modo discutibile.

Il confronto con gli altri Comuni della provincia è impietoso: realtà con risorse ben più limitate riescono a valorizzare economicamente i propri funzionari in modo molto più equo ed efficace.

Latina, con un bilancio più ampio, esce con le ossa rotte da questo confronto, dimostrando di non saper (o non voler) valorizzare le competenze interne.

La FP CGIL ha già fatto la propria parte accettando di destinare ulteriori risorse del Fondo alla valorizzazione delle elevate qualificazioni, ma se queste risorse vengono gestite così, il risultato è l’ennesima occasione sprecata.

Chiediamo che si cambi rotta e che si restituisca dignità alle professionalità interne, perché la vecchia logica della PA – “poco si dava al dipendente pubblico e poco gli si chiedeva” – non può più funzionare.

Se questo non avverrà, ci riserviamo di attivare, insieme agli altri sindacati disponibili, tutte le forme di mobilitazione necessarie a difendere la dignità e la professionalità dei funzionari comunali.

- Pubblicità -
Exit mobile version