“Come ricordiamo tutti l’11 giugno la comunità di Sezze e dei Monti Lepini è stata colpita da fenomeni meteorologici avversi che hanno determinato danni e grandi disagi alle persone, alle imprese, alla viabilità. Dopo oltre un mese non si registra ancora alcun segnale dalla Giunta Rocca e auspichiamo che nei prossimi giorni vi possano essere elementi di chiarezza e certezza. È apprezzabile, ma al contempo desta qualche preoccupazione, che a distanza di quasi 40 giorni anche i consiglieri di maggioranza della destra in regione Lazio ragionino su mozioni o facciano dichiarazioni per sollecitare la proclamazione dello stato di calamità da parte del Presidente Rocca; in tal senso c’è la nostra disponibilità ad iniziative comuni e condivisibili per il territorio. Noi ci chiediamo perché ancora non sia stata fatta e perché ancora non sia stato chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il riconoscimento dello stato di emergenza; in tal senso ci auguriamo che nei prossimi giorni vi siano risposte positive da parte di Regione e Governo”.
È quanto si legge in una nota di Salvatore La Penna, consigliere regionale del Partito Democratico, che nel suo intervento ribadisce anche la posizione dello stesso partito: “Da parte nostra ribadiamo la disponibilità assoluta a tutte le azioni istituzionali tese a far sì che vi siano in breve tempo fondi utilizzabili per le famiglie, le imprese agricole e per il ripristino dei luoghi e delle infrastrutture colpite e danneggiate. Se sarà necessario investirò formalmente della questione anche le commissioni VIII (Agricoltura, Ambiente) e XII (Tutela del territorio, protezione civile) del Consiglio Regionale affinché vi siano una attenzione e un monitoraggio continui sia delle procedure per la dichiarazione dello stato di calamità per le persone e per le imprese agricole, che delle soluzioni da mettere in campo nel medio periodo con investimenti mirati per mitigare il rischio di dissesto idrogeologico nel nostro territorio. È una sfida decisiva su cui si gioca un pezzo di futuro importante per il territorio e per le nostre comunità”.
Sempre secondo La Penna, diverse situazioni necessitano di un impegno immediato e puntuale della giunta a capo della Regione: “Occorre verificare e accelerare le procedure di attivazione per la proclamazione dello stato di calamità ai sensi dell’articolo 15 della legge regionale n.2 del 26 febbraio 2014, per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e paesaggistici e dal patrimonio edilizio nei comuni del territorio colpiti dai fenomeni avversi nella giornata di domenica 11 giugno 2023, in particolare con riferimento ai territori dei comuni di Sezze e Sermoneta. Bisogna effettuare una stima ed una contestuale ricognizione delle risorse finanziarie iscritte nel Bilancio della Regione Lazio finalizzate alla copertura delle spese relative agli interventi necessari alla riparazione dei danni e per il ritorno alle ordinarie condizioni di vita nei comuni colpiti dai fenomeni avversi nella giornata di domenica 11 giugno 2023 così come stabilito dall’articolo 16 comma 1 della legge regionale n. 2 del 26 febbraio 2014. Serve – conclude la nota di Salvatore La Penna – definire un urgente e improcrastinabile piano di interventi con le autorità competenti, per progetti di mitigazione e riduzione del rischio idrogeologico a valere sui fondi del PNRR destinati a prevenire e ridurre il rischio idrogeologico nel territorio regionale”.