Home Politica L’INTERVISTA – Valeria Campagna: “Orgogliosa della direzione PD. Sindaca? Magari un giorno”

L’INTERVISTA – Valeria Campagna: “Orgogliosa della direzione PD. Sindaca? Magari un giorno”

Un confronto tra temi, coalizioni e sogni nel cassetto insieme a Valeria Campagna in vista delle prossime elezioni a Latina

Foto Luigi Calligari
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Nel 2016 è stata eletta consigliera comunale diventando la più giovane in Italia a ricoprire il ruolo, risultato confermato nelle successive elezioni del 2021 dove ha ottenuto 1035 preferenze. Capolista della lista D’Amato alle recenti consultazioni regionali, e da poco è stata eletta nella direzione nazionale del PD. Questi sono i numeri che servono a descrivere lo sviluppo della carriera politica di Valeria Campagna.

LatinaNews ha avuto l’onore e l’opportunità di fare una chiacchierata con lei per confrontarsi sulle prossime elezioni comunali e discutere sui suoi programmi, le idee che intende portare avanti e qualche sogno nel cassetto.

È stata da poco eletta nella direzione nazionale del PD, cosa significa questo traguardo?

“Questo è un incarico che mi onora molto ed è un grandissimo riconoscimento. Sento una grande responsabilità, anche perché sono l’unica eletta di tutta la provincia di Latina. Intendo svolgere questo mio ruolo con grande spirito di servizio. Sono molto felice anche perché la neosegretaria Elly Schlein sta raccogliendo un vento di cambiamento. Con lei ho un rapporto diretto da tanti anni perché abbiamo lavorato insieme fuori dal PD e credo abbia voluto riconoscere questo percorso fatto a Latina, insieme a Latina Bene Comune e all’associazione “Noi Latina Coraggiosa”. Ci tengo a sottolineare questa cosa, perché il Noi desse la sensazione di un percorso collettivo, anche a livello regionale, tessendo delle reti con l’associazione “Pop” di Marta Bonafoni. Il richiamo alla coraggiosa riguarda proprio l’esperienza di Elly Schlein in Emilia-Romagna”.

A maggio Latina tornerà nuovamente al voto. Quale quadro attende i cittadini chiamati alle urne?

“Il quadro politico è indubbiamente complesso e anche critico. Credo e spero che le comunali di Latina possano essere il primo banco di prova per questo percorso di rinnovamento del Partito Democratico. I dati più preoccupanti delle ultime elezioni sono quelli legati all’astensione. Su Latina vedo un centrodestra in difficoltà, perché ad oggi non hanno ancora annunciato il nome del candidato sindaco. Come è sempre stato, il centrodestra sceglie il suo candidato a Roma”.

Negli ultimi giorni si è arrivati ad una convergenza tra PD e LBC per il discorso primarie, è soddisfatta di questo risultato?

“Sono molto contenta che si sia arrivati all’indizione delle primarie, che si svolgeranno il 2 aprile. Credo che con queste consultazioni il centrosinistra possa innanzitutto ricompattarsi intorno ad una coalizione, che si costruisce intorno a una visione comune e un programma condiviso. Da subito mi ero espressa in favore delle primarie, perché credo che siano lo strumento corretto e giusto per trovare una sintesi. Credo e spero di aver agevolato questo processo, perché come tanti altri, mi sono battuta affinché nessuna forza politica del centrosinistra si sfilasse in percorsi individuali. Spero anche che, dopo le primarie, questo processo di allargamento della coalizione possa continuare, aprendoci ad altre forze come il Movimento 5 Stelle e forze del campo progressista”.

Giovani, diritto allo studio e sempre più spazi a disposizione. In questi anni si è battuta per queste idee, continuerà a portarle avanti?

“Assolutamente sì, sono stati i temi principali sui quali mi sono battuta in questi anni come consigliera comunale. Fin da subito ho cercato di essere un ponte tra il Comune e più giovani, perché fino a 18 anni ero stata dall’altra parte e non ero mai riuscita a trovare spazio e apertura al dialogo. Temi che ho ripreso anche durante la recente campagna per le Regionali. La scuola è il centro della ripartenza e della creazione di opportunità per i giovani. Deve essere il luogo in cui le diseguaglianze sociali, economiche e generazionali si ricompongono, e spesso non lo è. Per quanto riguarda gli spazi, Latina è una città con tantissimi giovani, in cui c’è l’università ma non è una città universitaria e per fare questo salto c’è bisogno di spazi, di servizi legati ai luoghi dove studiare, ai trasporti, agli affitti e alle mense. Nella precedente consiliatura erano stati approvati dei fondi per la progettazione di due spazi: il primo riguarda l’idea della “scuola social impact”, quindi immaginare le scuole come hub aperti tutto il giorno; l’altro spazio sul quale faremo battaglie è quello della Banca d’Italia, acquistata dall’amministrazione per tre milioni di euro. L’idea è quella di restituire quello spazio a tutta la città e realizzare un centro polifunzionale, destinato alla cultura e alla socialità”.

Valeria Campagna si vede come sindaca di Latina?

“Mi piacerebbe molto, è un sogno che sicuramente ho nel cassetto. Anche in questa competizione elettorale era stata paventata l’ipotesi di una mia candidatura alle primarie o come candidata sindaca e io ho scelto in questa fase di non dare la disponibilità per questo ruolo, proprio perché credo che sia così importante che io stessa voglio continuare a lavorare in questi anni e crescere personalmente dal punto di vista politico, amministrativo e delle competenze, per poi magari fra un po’ di anni poter mettermi al servizio della mia comunità anche da sindaca”.

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