Ci sono eventi che non si limitano a riempire una data sul calendario, ma che diventano testimonianze viventi di legami, emozioni e valori condivisi. È il caso de “La Vespa Oltrepassa i Confini 2025”, andato in scena il 12 e 13 luglio scorsi nel suggestivo borgo di Rocca D’Evandro, dove una carovana di oltre cento Vespe ha invaso pacificamente le strade del paese, regalando due giorni di festa, amicizia e passione.
Tra i protagonisti più attivi, come sempre, il Vespa Club di Aprilia, che ha risposto “presente” con entusiasmo e spirito di condivisione, portando i suoi colori e il suo valore ben oltre i confini regionali.
Un evento che unisce, nonostante i tempi
In un’epoca in cui si tende a costruire muri e tracciare confini, questo evento è stato una potente dimostrazione che si può ancora costruire ponti tra comunità, senza perdere la propria identità, ma anzi arricchendosi nell’incontro con l’altro.
“La Vespa Oltrepassa i Confini” non è solo un titolo evocativo, ma un vero manifesto di un’Italia che vuole rimanere accogliente, viva e radicata nei valori di Amicizia, Famiglia e Territorio.
Un ringraziamento che attraversa tutti
Impossibile raccontare questi due giorni senza dire grazie. Grazie a tutti i vespisti e appassionati intervenuti, agli organizzatori, ai visitatori e a chi ha reso possibile ogni singolo momento.
Un ringraziamento speciale va alla popolazione di Rocca D’Evandro, che si è messa a disposizione con cuore e impegno: dagli stand gastronomici alla serata danzante del sabato, fino alla calorosa accoglienza in ogni angolo del paese.
Le attività produttive locali hanno fatto la loro parte in grande stile: la Pasticceria Caffetteria Emanuele, con Emanuele, sua moglie e tutto lo staff, ha deliziato i presenti con prodotti artigianali di altissima qualità; la Pizzeria “Il Capriccio”, con Daniele e la sua squadra, ha aperto eccezionalmente la domenica per accogliere i vespisti con pizze da veri intenditori. E ancora, il Bar del Centro Storico, che ha collaborato con Emanuele per una colazione domenicale da ricordare.
Accoglienza, ospitalità e istituzioni
Non meno importante l’impegno delle strutture ricettive locali, come il B&B “Le Regine” di Davide Arcare e le stanze panoramiche di Benito nel centro storico. A loro va un sentito ringraziamento per l’ospitalità impeccabile.
Un plauso va anche all’Amministrazione Comunale, che ha creduto da subito nell’iniziativa e l’ha sostenuta con convinzione. Un grazie di cuore va alla Sindaca Emilia Delli Colli, al Vice Sindaco Antonio Fionda, agli Assessori Tiziana Delli Colli e Marcello Violo, e a tutti i membri del Consiglio che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, organizzando accoglienza, stand, intrattenimento e visite guidate al Castello locale.
Un pensiero riconoscente va anche alla Protezione Civile, sempre presente, efficiente e instancabile.
Vespa Club da tutta Italia, uniti dalla passione
Numerosi i club presenti: da Agnone a Mondragone, da Pozzuoli a Larino, da Sezze a Cassino, da San Giorgio a Liri a Pontecorvo, passando per Cervaro, Sant’Apollinare, Vallemaio e tanti altri comuni che hanno dato vita a una straordinaria sinfonia di motori e sorrisi.
Tra tutti, il Vespa Club Aprilia si è distinto per compattezza e spirito di squadra. I nomi sono tanti, e ognuno meriterebbe un applauso personale: Tito Paradisi, Luciano Santelli, Liberato Annecchino, Francesco Mazzoli, Vania Pianura, Albina Poggesi, Mauro P., Claudio, Ettore, Antonio Curiazio, Mirko Gentili e Lavinia, Gerardo Mazzoli, Alfonso Fagiolo, Carmine Esposito, Dante Tocci, Antonio Rotella, Giuseppe Benedetto D’Alessandro, Giovanna Maria Teoli, e molti altri. Con loro – come recita una frase del gruppo – non esiste km che possa fare paura.
Famiglia, amicizia e gratitudine
Oltre la passione per le due ruote, il cuore pulsante dell’iniziativa resta la famiglia. Un ringraziamento emozionante è andato ai genitori, ai fratelli, ai figli, ai compari e a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, anche con una semplice parola di supporto.
Non da ultimo, un grazie sentito alla Parrocchia di San Giuseppe in località Marsella e al parroco Don Tomas, insieme al gruppo degli animatori che hanno coinvolto i giovani in attività artistiche legate all’evento.
E per concludere, una menzione speciale alla Big Bench di Monte Camino, un’iniziativa unica resa possibile sempre da Emanuele e dalla sua disponibilità. Un posto magico che invita a guardare il mondo con altri occhi.
Un messaggio che va oltre la Vespa
In un mondo che spesso corre troppo in fretta, questo evento ha saputo ricordare a tutti l’importanza di fermarsi, guardarsi negli occhi e ripartire insieme. Perché – e le parole finali lo ricordano con forza – “da soli si può andare più veloci, ma è insieme che si percorrono più chilometri”.
Un evento che ha lasciato il segno. Nei cuori, nei motori, nei sorrisi di chi c’era.
