Il Tribunale Amministrativo Regionale di Latina ha dato ragione alla società Cavolo Felice, bloccando il provvedimento con cui il MOF (Mercato Ortofrutticolo di Fondi) le aveva revocato l’autorizzazione a operare. Il 30 settembre scorso, i vertici del MOF avevano cacciato l’azienda dal mercato, accusandola di aver danneggiato l’immagine e il prestigio del Centro Agroalimentare. La decisione si basava su un servizio televisivo andato in onda, senza che fossero stati fatti controlli o verifiche dirette. Per Cavolo Felice si trattava di una condanna alla chiusura: l’azienda non avrebbe più potuto lavorare, con il rischio concreto di fallimento.
La società si trova in una situazione delicata: è in concordato preventivo, cioè ha un accordo con i creditori che la obbliga a continuare a lavorare per pagare i debiti e mantenere i posti di lavoro. Fermare l’attività significherebbe mandare tutto all’aria. Il presidente del TAR ha bloccato immediatamente il provvedimento del MOF, ritenendolo troppo grave e privo di motivazioni concrete. Secondo il giudice, non si possono prendere decisioni così pesanti basandosi solo su un servizio televisivo, senza verifiche sul campo. La sospensione serve a congelare la situazione in attesa dell’udienza collegiale del 29 ottobre, quando i giudici decideranno definitivamente se il MOF ha agito correttamente o meno. Cavolo Felice si riserva inoltre di intraprendere azioni legali contro la Uiltucs.