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Fondi – Istituto un nuovo centro anziani e approvato il rendiconto finanziario

Il resoconto del consiglio comunale di lunedì 29 aprile, con tutte le proposte e modifiche applicate da parte dell'assise

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Si è tenuto lunedì 29 aprile, presso l’aula consiliare “Luigi Einaudi”, il primo Consiglio comunale ordinario del 2024. Approvato il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2023

I lavori sono entrati nel vivo con l’illustrazione del rendiconto finanziario dell’esercizio 2023 da parte dell’assessore al Bilancio Vincenzo Carnevale. Un adempimento tecnico, come lo ha definito il relatore, fondamentale però perché rappresenta la cartina al tornasole della salute finanziaria di un Ente. Con una lunga relazione, l’assessore competente ha spiegato, settore per settore, come sono state investite le risorse.

Carnevale ha parlato, in primis, di una gestione oculata che ha consentito, negli ultimi due anni, di ridurre drasticamente il disavanzo con l’auspicio di poter arrivare ad una situazione di appianamento entro il 2026; in secondo luogo di un’amministrazione delle finanze regolare nonostante entrate sensibilmente inferiori alle previsioni che hanno portato a rivedere il rendiconto al ribasso rispetto alle previsioni.

Dopo la lettura della proposta di delibera da parte della presidente della commissione competente Elisa Carnevale, il punto è stato approvato con 17 voti favorevoli e 7 contrari (l’intera minoranza).

Modificato il regolamento TARI

Gran parte delle variazioni si sono rese necessarie a seguito di una serie di aggiornamenti richiesti dall’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e hanno riguardato gli articoli 3, 4, 14, 15, 19, 30 e 31 del regolamento.

Con le modifiche apportate all’articolo 3 è stato chiarito che la potenzialità a produrre rifiuti urbani si realizza anche in assenza di arredi o forniture; al contrario, un immobile a sé stante, sprovvisto di servizi, non è soggetto al pagamento della Tari. La ristesura dell’articolo 19 ha invece stabilito che eventuali variazioni debbano essere comunicate, come richiesto da Arera, non entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello corrente ma entro 90 giorni dalla data in cui si è verificato l’evento. Con la modifica dell’articolo 31 sono state infine ridisciplinate le modalità di restituzione di somme chieste erroneamente. I rimborsi potranno avvenire o tramite compensazione rispetto al successivo tributo da pagare o in maniera diretta.

Prima il consigliere Francesco Ciccone e successivamente il consigliere Luigi Parisella hanno espresso la possibilità di rimuovere dai requisiti per l’ottenimento della riduzione della Tari la dicitura “essere in carico ai servizi sociali”. Ad entrambi ha risposto l’assessore Carnevale specificando come le modalità di riduzione delle tariffe per i cittadini in stato di disagio economico saranno ridefinitive da Arera con il Consiglio comunale che sarà probabilmente richiamato ad aggiornare il regolamento. In caso contrario lo stesso ha anticipato l’intenzione e la disponibilità, successivamente ribadita dal consigliere Vincenzo Mattei, a rivedere questo specifico aspetto per agevolare la richiesta di agevolazioni da parte dei cittadini bisognosi.

Il punto è stato approvato con 17 voti favorevoli e 7 astensioni (l’intera minoranza).

Approvata una corposa variazione di bilancio

I lavori sono proseguiti con l’illustrazione del quarto punto all’ordine del giorno, una variazione al bilancio di previsione finanziario, illustrato dalla presidente della commissione competente Elisa Carnevale.

Nello specifico la proposta di delibera ha previsto lo stanziamento di 55 mila euro per le attività di promozione turistica estiva e di 82 mila euro per una serie di esigenze relative al settore servizi sociali, in particolare indennità e dotazioni informatiche. La variazione ha inoltre tenuto conto di un nuovo finanziamento regionale di 21.968 euro per il trasporto pubblico locale e della necessità di restituire al ministero competente 11mila euro erogati sotto forma di agevolazione per favorire la partecipazione dei bambini ai centri estivi ma non richiesti dalle famiglie e quindi rimasti nelle casse dell’Ente.

Altre voci della variazione hanno riguardato il trasferimento di fondi da erogare alle aziende che ne hanno fatto richiesta a seguito delle calamità naturali del 2028, l’istituzione di un nuovo capitolo destinato ai fondi PNRR per l’efficientamento energetico della Casa Comunale nonché uno stanziamento di 30mila euro per l’utilizzo di risorse interinali da impiegare in attività di piccola manutenzione dei beni pubblici.

A seguito di alcuni chiarimenti richiesti dalla minoranza sulle varie voci, il punto è stato approvato con 17 voti favorevoli e 7 astensioni (l’intera minoranza).

Istituito un nuovo centro anziani in località Querce

Il quinto punto all’ordine del giorno, l’istituzione di un nuovo centro anziani in località Querce, il terzo dopo la sede storica ubicata in Piazza IV Novembre e quella inaugurata il 7 novembre 2022 a Selvavetere nei locali della ex scuola, è stato illustrato dalla presidente della commissione Servizi Sociali Daniela De Bonis.

Dopo gli interventi di apprezzamento dei consiglieri Francesco Ciccone e Luigi Parisella, ha preso la parola il neoeletto presidente del centro Luigi Di Trocchio, visibilmente emozionato in quanto per la prima volta in un Consiglio e, per giunta, allo scopo di celebrare la nascita di un servizio fortemente sentito dalla sua comunità di appartenenza. «Sarà un punto di aggregazione e svago – ha detto – ma anche un posto in cui sarà possibile rilassarsi. Tutti conoscono le attività che intendo svolgere, partite a carta e a biliardo o momenti danzanti ma ciò a cui vorrò dedicare attenzione ed energie sarà la salute con screening e iniziative volte alla prevenzione».

Bocciata la mozione su Palazzo Caetani

Ha successivamente preso la parola il consigliere Salvatore Venditti che ha illustrato all’assemblea i dettagli della mozione denominata “No alla vendita di Palazzo Caetani”. Lo stesso ha spiegato come la proposta sia maturata a seguito di una «delibera di giunta regionale del mese di marzo passata in sordina» ma che, di fatto, comporterà il «passaggio da bene inalienabile a bene alienabile con possibilità di vendita ai privati e perdita della classificazione artistica-culturale dell’immobile». Venditti, nel testo della mozione, ha quindi ricostruito la storia del Palazzo a partire dal processo di riqualificazione avviato nel 2001 da parte della Regione Lazio sotto la giunta Storace.

Il sindaco ha spiegato come l’atto regionale non abbia lasciato indifferente l’amministrazione tant’è che si erano già tenuti diversi incontri in Regione sull’argomento.

Al termine del dibattito e dopo una breve interruzione della Pubblica Assise, con i voti favorevoli della minoranza (Francesco Ciccone, Luigi Parisella, Salvatore Venditti, Franco Cardinale e Tiziana Lippa), l’astensione di Stefano Enea Guido Marcucci e Luigi Vocella e la contrarietà dei 12 consiglieri di maggioranza presenti, la mozione è stata bocciata.

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