«Sin dall’inizio di questo percorso abbiamo dimostrato, nei fatti e nelle proposte, un comportamento responsabile e costruttivo, consapevoli dell’eccezionale importanza che riveste la costituzione di una Fondazione incaricata di celebrare i 100 anni della nostra città».
È quanto dichiarano i consiglieri comunali del Partito Democratico Valeria Campagna, Daniela Fiore, Leonardo Majocchi e il segretario Marco Cepollaro al termine del Consiglio comunale di Latina del 15 maggio, che ha approvato l’atto costitutivo della Fondazione Latina 2032.
Il gruppo consiliare del PD ha espresso un voto favorevole, definito «un atto di responsabilità e attenzione verso la città», ma non privo di riserve. «Non è stato un voto a cuor leggero, né un atto di eccessivo ottimismo, men che meno un lascia passare per questa amministrazione. Abbiamo scelto di esserci e di contribuire con spirito critico e proposte concrete, rivendicando il protagonismo che ci spetta».
I consiglieri hanno evidenziato il contributo decisivo offerto in sede parlamentare, dove – grazie al lavoro in commissione cultura alla Camera e al Senato – si è riusciti a raggiungere l’unanimità e accelerare l’approvazione dell’iniziativa evitando un dibattito d’aula.
Il Partito Democratico ha inoltre ricordato di aver presentato emendamenti, avanzato osservazioni e mantenuto un atteggiamento di ascolto e collaborazione, finché il dialogo politico è rimasto trasparente.
Tuttavia, restano forti le perplessità sulle tempistiche e sulle modalità con cui si è giunti all’approvazione. «Gli atti sono arrivati in Comune a gennaio e solo oggi, a maggio, sono stati portati in aula. Cinque mesi durante i quali si sarebbe potuto migliorare ulteriormente lo statuto e coinvolgere maggiormente le forze politiche e la cittadinanza».
Preoccupazioni emergono anche sul funzionamento futuro della Fondazione: «Ad oggi sembra muoversi sopra le teste di tutti: della Sindaca, delle opposizioni, e soprattutto dei cittadini».
A peggiorare il clima, le recenti dichiarazioni del Ministro alla Cultura Giuli, accusato dal gruppo PD di evitare il confronto istituzionale preferendo le polemiche pubbliche. «Questo è il contesto politico in cui siamo chiamati a operare, ma continueremo a chiedere trasparenza e assumeremo tutte le contromisure necessarie per vigilare».
Infine, tra le proposte avanzate dal Partito Democratico:
- l’istituzione di un monitoraggio civico permanente;
- il rafforzamento dei rapporti con i Comuni della provincia;
- lo sviluppo di partnership con il settore privato;
- l’introduzione di procedure semplificate per i piccoli progetti;
- la valutazione dell’impatto sociale delle attività;
- il sostegno a innovazione digitale e imprenditoria culturale.
«Un progetto pubblico e partecipativo come questo deve garantire trasparenza, ricadute tangibili e rendicontazione puntuale. La buona politica si misura nella capacità di vigilare, correggere e proporre soluzioni per il futuro della città».