La città di Cisterna si tinge di nero per l’ennesimo caso di cronaca, duplice femminicidio che lascia il segno nella comunità, che sconvolta per la morte di una madre ed una figlia nel tardo pomeriggio della giornata del 13 febbraio si unisce al dolore della famiglia. Il colpevole dell’accaduto è Cristian Sodano, maresciallo 27enne della Guardia di Finanza originario di Minturno e di stanza ad Ostia, il quale sembrerebbe aver chiuso da poco una relazione con la 22enne Desiyrèe Amato. Probabilmente l’uomo non avrebbe digerito la rottura con l’ex compagna tanto da recarsi nel Quartiere San Valentino di Cisterna (attorno alle ore 17) con l’intento di parlare. Dalle prime ricostruzioni da un tono calmo gli animi sembrerebbero essersi facilmente animati con una lite furibonda tra i due, nella quale sono intervenute anche Renèe Amato e Nicoletta Zomparelli (rispettivamente la sorella 19enne e la madre 49enne di Desiyrèe Amato), quest’ultima nota in città per un’agenzia immobiliare. L’arma del delitto è sicuramente una pistola, in possesso di Cristian Sodano il quale avrebbe sparato a bruciapelo uccidendo prima Renèe Amato e dopo Nicoletta Zomparelli, intervenute a difesa della giovane 22enne che presa dal panico e dalla paura è riuscita a chiudersi in bagno per uscire dall’abitazione e chiamare i soccorsi. L’arrivo dei Carabinieri non è riuscito ad evitare il peggio con le salme delle due donne a terra e la giovane Desiyrèe sotto choc. L’omicida, a seguito del tragico evento, sembrerebbe esser tornato a bordo di un Suv Audi dallo zio nel quartiere Q4 di Latina (dove teoricamente era residente) con i Carabinieri sotto casa ad aspettarlo. Durante la notte, stando alle indiscrezioni trapelate, l’uomo è stato ascoltato dagli inquirenti e avrebbe raccontato i dettagli del tragico pomeriggio di ieri.
