Un contenitore di minacce e droga. È quello che hanno trovato gli agenti del Commissariato di Cisterna di Latina, intervenuti in un terreno privato dopo la segnalazione di una donna, parente dell’uomo poi arrestato, che nel pomeriggio si era presentata in Commissariato denunciando di aver subito minacce con un fucile da parte del familiare.
Le indagini sono partite subito. I poliziotti hanno individuato il luogo dove l’uomo, classe 1987, viveva e lavorava come presunto guardiano: un container adibito ad abitazione, all’interno di un fondo privato. È qui che gli agenti hanno fatto irruzione e dato inizio a una perquisizione che ha portato a un duplice ritrovamento: armi e droga.
Nel dettaglio, all’interno della struttura sono state rinvenute una carabina, una pistola scacciacani e tre cartucce. Ma è stato un oggetto insospettabile – una tazza di ceramica – a tradire il resto: al suo interno, 39 grammi di cocaina già suddivisi in dosi, oltre a bilancini di precisione e materiale utile al confezionamento.
Considerati i precedenti dell’uomo e il materiale rinvenuto, gli agenti lo hanno arrestato in flagranza per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e detenzione illegale di armi. Su disposizione del magistrato di turno, è stato trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
Nell’ambito della stessa attività, anche il proprietario del terreno, persona già nota alle forze dell’ordine, è stato denunciato per favoreggiamento personale. Gli investigatori stanno ora cercando di chiarire se fosse a conoscenza della presenza delle armi e della droga all’interno del container.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari: per l’indagato vige la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva, come previsto dall’articolo 27 della Costituzione.