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Caso ex Frigomarket Pacifico, dall’esproprio del sito dismesso alla proposta di legge Tiero. Un disegno ben congegnato

Continuiamo a scavare sulla vicenda politico-giudiziaria dopo la scoperta dei rifiuti interrati e l'inchiesta della Procura

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Sono partiti da lontano, ma avevano le idee chiare su quello che c’era da fare, a partire dalla riacquisizione coattiva di un sito industriale dismesso, fino alla trasformazione delle regole che disciplinano l’utilizzo delle aree del Consorzio Industriale del Lazio. – LEGGI QUI

L’articolo 5 comma 2 punto b della legge regionale 29 maggio 1997 n.13, che disciplina l’autonomia e il funzionamento dei Consorzi Industriali regionali, precisa che tra le funzioni dei Consorzi vi è quella di “assegnare aree nei propri PRT (Piani Regolatori Territoriali) ad imprese che esercitino attività produttive industriali, artigianali o di commercio all’ingrosso”. Quanto basta e avanza per sostenere, senza timore di essere smentiti, che nei PRT del Consorzio Industriale del Lazio non c’è spazio per il commercio al dettaglio.

Almeno per ora, perché il 30 settembre 2025, giusto due mesi fa, il consigliere regionale e allora presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Lazio, Enrico Tiero, annunciava trionfante che la Commissione Sviluppo Economico aveva dato l’okay a una proposta di legge presentata da lui stesso per la modifica della legge regionale 13 del 29 maggio 1997 e che quel provvedimento sarebbe stato esaminato dalla Commissione Bilancio prima di finire in Consiglio regionale per l’approvazione.

La proposta di legge di Tiero

Cosa si propone di modificare la proposta di legge presentata da Enrico Tiero? Proprio l’articolo 5 comma 2, che limita al commercio all’ingrosso la tipologia di attività diversa da quella produttiva industriale e artigianale all’interno del perimetro consortile. “Si vuole permettere – spiegava Tiero nel comunicato stampa del 30 settembre – l’esercizio del commercio al dettaglio nelle aree produttive ricadenti nel perimetro del Consorzio Industriale”.

Avevamo appena finito di domandarci come mai un’azienda romana che gestisce supermercati, la MGDR, avesse presentato al Comune di Latina la domanda per ottenere l’autorizzazione all’apertura di una media struttura di vendita, 2500 metri quadrati, nell’area consortile della ex Frigomarket Pacifico di via Carrara, ed ecco la risposta: la richiesta ha senso se la proposta di legge Tiero verrà approvata dal Consiglio regionale.

E la stessa MGDR deve avere avuto ampie rassicurazioni in tal senso, visto che da mesi, molto prima che la Commissione Sviluppo Economico della Regione esprimesse il parere sulla “proposta di legge Tiero”, è alle prese con la ristrutturazione del capannone dove intende insediare e avviare un supermercato.

Le ultime vicissitudini del sito industriale dismesso

E questo ci consente di raccontare meglio le ultime vicissitudini del sito industriale dismesso della ex Frigomarket: dall’esproprio a costo zero dell’intero compendio da parte del Consorzio Industriale del Lazio, alla cessione gratuita del sito alla P&D srl di Sermoneta; dall’obbligo mai rispettato da quest’ultima di procedere alla reindustrializzazione del sito ponendo in essere il progetto di rilancio con il Piano di Logistica/E-commerce autorizzato dallo stesso Consorzio Industriale, alla cessione in locazione di un grande capannone alla MGDR srl, fino all’iniziativa della MGDR di avviare l’iter per l’esercizio di un’attività di commercio al dettaglio, attività per il momento non ancora consentita.

E quando il Consorzio Industriale, nel settembre 2021, invitava la P&D srl a trasmettere istanza di utilizzazione del sito dismesso della ex Frigomarket, specificava che quell’utilizzo doveva avvenire “in conformità alle Norme Tecniche di Attuazione del PRT consortile vigente”, che non consentivano – e non consentono ancora oggi – attività di commercio al dettaglio. Almeno per il momento, perché se un’azienda importante come la MGDR si muove, lo fa a ragion veduta e con le dovute garanzie.

Quali garanzie? Verosimilmente potrebbero essere quelle offerte dal Consorzio Industriale del Lazio nelle mani del commissario Trequattrini, oppure quelle offerte dalla politica, cioè dall’ex presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Lazio Enrico Tiero, o anche dalla vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, che è anche assessore allo Sviluppo Economico del Lazio. Magari anche tutti insieme.

Una bella filiera di ipotesi targata Fratelli d’Italia. Se non fosse così, non avremmo registrato negli ultimi tre anni un silenzio così rigoroso da parte di tutti su una vicenda che ha scomodato anche la Procura della Repubblica con un’inchiesta in corso d’opera e che non si sa dove porterà. (Continua…)

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