Home Politica Assistenza disabili, Cisterna denuncia i tagli regionali ai fondi per la CAA

Assistenza disabili, Cisterna denuncia i tagli regionali ai fondi per la CAA

Il Comune risponde a FdI, confermando la drastica riduzione dei finanziamenti. "Da 44mila euro, l'anno prossimo i fondi saranno zero"

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L’amministrazione comunale di Cisterna risponde al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in merito ai tagli ai finanziamenti per l’assistenza agli alunni con disabilità, in particolare per gli interventi di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Il consigliere Piero Paliani, del gruppo “Conosco Cisterna”, ribadisce che “lo studio è un diritto di tutti” e che la Regione Lazio, attualmente governata da FdI, sta attuando un taglio progressivo di questi fondi.

L’assessore ai servizi sociali, Stefania Krilic, ha fornito i numeri, che secondo il Comune confermano inequivocabilmente i tagli. “Allo stato attuale, la nostra Amministrazione comunale beneficia di un finanziamento regionale di circa 44mila euro”, spiega Krilic, aggiungendo che “questa somma è circa un terzo di quanto veniva erogato in precedenza”. La contrazione è significativa: solo negli ultimi due anni, il finanziamento regionale per i Comuni è passato da 7 milioni di euro a 6 milioni e mezzo, a fronte di un aumento di alunni con disabilità.

L’aspetto più preoccupante, secondo l’assessore, riguarda il futuro. Una determinazione della Regione del 23 giugno annuncia che “il suddetto contributo non sarà più erogato a decorrere dall’anno scolastico 2026-27”. “Insomma, se quest’anno abbiamo avuto pochissimi fondi, per il prossimo anno non li avremo proprio”, chiosa l’assessore.

Nonostante la drastica riduzione dei fondi regionali, l’amministrazione di Cisterna si impegna a continuare a supportare il servizio. “Abbiamo già avviato una riorganizzazione del servizio di assistenza specialistica scolastica al fine di garantire la migliore integrazione possibile”, conclude Krilic, ribadendo che il Comune continuerà a supportare il servizio “anche con il venir meno della Regione Lazio”.

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