Le palestre comunali di Aprilia restano chiuse e le associazioni sportive della città lanciano un appello per una “risposta immediata”. A settembre, il mese in cui famiglie e ragazzi scelgono l’attività sportiva per l’anno, i ritardi nel bando per la gestione degli impianti rischiano di creare un grave danno sociale ed educativo. È quanto denuncia Davide Tiligna, accogliendo l’allarme delle società sportive.
“Siamo tutti concordi sulla necessità di regole chiare e trasparenti”, afferma Tiligna, ma avverte che “la legalità non può coincidere con tempi biblici e paralisi”. A suo dire, la chiusura delle palestre priverà centinaia di giovani di un “strumento educativo insostituibile” che insegna valori come il sacrificio, il rispetto delle regole e l’inclusione.
Tiligna chiede alle Commissarie Prefettizie una proroga immediata delle concessioni per consentire alle associazioni di continuare a operare in attesa che le procedure si concludano. Una misura di “buon senso” necessaria per tutelare i ragazzi, le famiglie e i lavoratori del settore.
“Aprilia è la terza città del Lazio: non può permettersi di ‘chiudere tutto’ e rimanere in silenzio”, prosegue Tiligna, sottolineando che lo sport è un “presidio che tiene insieme la comunità” ed è fondamentale per le nuove generazioni. L’appello alle Commissarie è di “ascoltare questo grido” e di agire con “responsabilità e tempestività”, perché “il tempo è già scaduto”.
