di Carmen Porcelli
Con le multe si finanzierà l’ammodernamento della segnaletica stradale e la messa in sicurezza per pedoni ed automobilisti. E’ quanto ha stabilito la delibera della commissione straordinaria con i poteri di giunta comunale per gli incassi derivanti dalle sanzioni pecuniarie ed amministrative per il 2026.
Ogni anno la previsione di incasso derivante dalla voce relativa alle multe inflitte agli automobilisti che violano il codice della strada è di circa 500 mila euro, un bel gruzzolo che potrebbe finire nelle casse del comune per finanziare le strade sicure. La quota minima di quanto incassato che andrà reimpiegata è del 12,5% del totale e sarà ripartita tra manutenzione ordinaria segnaletica stradale, interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente comunale, potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione della polizia municipale, interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli e a favore della mobilità ciclistica e del trasporto pubblico, infine ai progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale.
Da quando la legge, che ha introdotto le modifiche al codice della strada, ha definito il finanziamento delle opere per rendere le strade più sicure, pochi comuni italiani hanno rendicontato le spese e considerato che mediamente gli italiani sborsano circa 3 milioni di euro l’anno in multe, di questi ben il 60% finisce nelle casse comunali, ma in pochi casi la metà finisce nei progetti di manutenzione e ammodernamento della rete stradale.
Insomma, secondo una recente indagine, i Comuni “evadono” la dichiarazione degli incassi per le multe pur di sottrarre denaro a progetti di pubblica utilità. L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di autovelox. La Corte dei Conti ha avviato una stretta sorveglianza di questi parametri.
