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Addio a Emmanuel Miraglia, presidente Giomi: Latina piange un protagonista della sanità nazionale

Il sindaco di Latina ricorda con commozione la figura del promotore della collaborazione tra Icot e Sapienza

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Con grande commozione, la città di Latina apprende la notizia della scomparsa del dottor Emmanuel Miraglia, presidente del gruppo ospedaliero Giomi e figura di spicco nel panorama della sanità italiana.

A esprimere il cordoglio dell’amministrazione comunale è il sindaco di Latina, che ha voluto ricordare Miraglia non solo per il suo ruolo istituzionale, ma anche per la profonda umanità e la visione lungimirante che lo hanno sempre contraddistinto.

“Latina perde oggi un protagonista instancabile del progresso medico e scientifico che ha segnato profondamente il nostro territorio negli ultimi anni” – ha dichiarato il primo cittadino.

Tra i meriti più significativi di Emmanuel Miraglia, il sindaco ha evidenziato l’avvio della collaborazione tra l’Icot e la Sapienza Università di Roma, un progetto nato dalla sua intuizione e determinazione, che ha trasformato Latina in un punto di eccellenza per la formazione, la ricerca e l’assistenza sanitaria.

“È stato il primo a credere pienamente in questo percorso, che oggi continua a portare benefici concreti alla nostra comunità”.

Solo pochi giorni prima della sua scomparsa, Miraglia aveva partecipato, insieme al sindaco e al sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, a un incontro presso l’Icot. Anche in quell’occasione – sottolinea il sindaco – aveva dimostrato “passione, competenza e amore autentico per il suo lavoro e per la città di Latina”.

La scomparsa del presidente Giomi lascia un vuoto profondo e difficile da colmare, ma il suo esempio continuerà a vivere nei progetti realizzati, nei professionisti formati e nelle visioni condivise per una sanità pubblica sempre più moderna, integrata e accessibile.

“Il suo lascito – conclude il sindaco – è nelle opere che ha contribuito a costruire, nell’entusiasmo che ha saputo trasmettere e nella fiducia che ha riposto nel nostro territorio. Latina non lo dimenticherà”.

“La notizia della scomparsa del dottor Emmanuel Miraglia mi colpisce profondamente, come uomo, prima ancora che come rappresentante delle istituzioni. Se ne va una figura che ha lasciato un segno indelebile nella sanità italiana, ma anche nella mia vita personale e professionale”. Così in una nota il Senatore Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.

“Da oltre trent’anni ho avuto il privilegio di conoscerlo, di confrontarmi con lui, di ascoltarlo. Emmanuel non era solo un grande imprenditore della sanità: era un visionario. Ha saputo guardare oltre, intuire i cambiamenti del settore prima che arrivassero, costruendo modelli organizzativi che oggi sono punto di riferimento a livello nazionale. Con il Gruppo Giomi ha creato eccellenza e qualità, mettendo sempre al centro la persona – che fosse un paziente, un medico o uno studente – ha proseguito il Senatore- Negli anni il nostro rapporto si è trasformato in una profonda stima reciproca e in un’amicizia vera. Emmanuel è stato per me un esempio e un consigliere prezioso, con quella capacità rara di unire rigore e umanità. La sua intelligenza, la sua lungimiranza e la sua disponibilità al dialogo lo hanno reso un punto di riferimento per il mondo sanitario e per il tessuto istituzionale del nostro territorio. Ha creduto nel valore della formazione, investendo con generosità nelle borse di studio Giomi, a cui ho avuto l’onore di partecipare regolarmente negli ultimi anni. Credeva nei giovani, nell’università, nella possibilità concreta di costruire il futuro sostenendo il merito. Era profondamente convinto che una sanità moderna non potesse prescindere dal dialogo con il mondo accademico”.

“Oggi – conclude Calandrini – ci lascia una figura insostituibile, ma anche un’eredità umana e professionale che dovremo avere il dovere e il privilegio di portare avanti. Alla sua famiglia, ai suoi collaboratori, a tutto il Gruppo Giomi va il mio più profondo cordoglio. A titolo personale e istituzionale, abbraccio chi ha condiviso con lui questa lunga e straordinaria avventura”.

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