Home Politica “A Gonfie Vele” perde pezzi: stralciati ponte ciclopedonale e housing sociale

“A Gonfie Vele” perde pezzi: stralciati ponte ciclopedonale e housing sociale

Latina Bene Comune: «Traditi gli obiettivi originari, rischio di non vedere mai realizzate opere strategiche per i cittadini»

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Il progetto “A Gonfie Vele”, nato con l’obiettivo di riqualificare un’area critica della città e ridare nuova vita a uno dei principali ingressi urbani, perde due dei suoi tasselli più significativi: il ponte ciclopedonale di collegamento con i quartieri Q4 e Q5 e il piano di housing sociale con 40 alloggi a canone calmierato.

A denunciarlo è Elettra Ortu La Barbera, segretaria di Latina Bene Comune, che interviene dopo l’approvazione in Consiglio comunale della delibera che conferma il pubblico interesse sulla variante urbanistica, nonostante – sottolinea – «un progetto ormai chiaramente stravolto e dequalificato».

«Il ponte e le case popolari non erano opere secondarie – dichiara Ortu La Barbera – ma elementi strategici per dare un volto nuovo al quartiere, ricongiungere aree importanti della città e offrire risposte concrete all’emergenza abitativa. Oggi assistiamo invece a un tradimento degli obiettivi originari, con il rischio di lasciare incompiuto un percorso che era stato pensato per i cittadini».

La segretaria ricorda inoltre che i fondi PNRR, intercettati dalla precedente amministrazione Coletta insieme ad Ater, dovevano cancellare lo scempio dell’ex Icos, simbolo del fallimento politico dell’allora sindaco Zaccheo e costato alla collettività oltre 6 milioni di euro tra acquisto, messa in sicurezza e demolizione. «Accanto all’abbattimento dell’edificio e alla realizzazione del centro servizi – aggiunge – erano previste infrastrutture di reale valore sociale, oggi stralciate o rinviate, mentre l’amministrazione si limita a celebrare una demolizione per ora soltanto parziale».

Sul tema è intervenuta anche la consigliera Loretta Isotton, che sottolinea l’importanza mancata del ponte ciclopedonale: «Era l’opera più significativa, perché avrebbe rappresentato il congiungimento tra i quartieri e la città, in un’ottica di mobilità sostenibile integrata con le nuove piste finanziate dai fondi Fesr».

Un progetto nato complesso e ambizioso, che rischia ora di trasformarsi in un’occasione perduta. Con i tempi ristretti – la chiusura dei lavori è fissata a marzo 2026 – Latina Bene Comune avverte: «Portare a termine l’opera in appena sette mesi sarà una sfida difficilissima, dopo oltre un anno di ritardi accumulati dall’amministrazione».

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